Io ballo da sola
La porta d’accesso al mondo Streetfighter è la nuova V2, una naked col cuore da corsa e una ciclistica sempre stabile. Il conto è salato, come ogni Ducati che si rispetti
Dopo il successo della supernaked Streetfighter V4, Ducati raddoppia e presenta la V2. Una versione semplificata e meno costosa, ma che non si fa mancare nulla dal punto di vista dell’equipaggiamento. Sfrutta la base meccanica della Panigale V2, di cui eredita praticamente tutto, a partire proprio dal motore. Il bicilindrico Superquadro di 955 cc è capace di 153 cv a 10.750 giri e 101,5 Nm e deve spingere appena 178 kg a secco. Cambia anche la rapportata finale, decisamente accorciata. Il motore è utilizzato come elemento strutturale del telaio: a lui si attaccano il monobraccio e la struttura anteriore, composta da un monoscocca in alluminio pressofuso. Il reparto sospensioni è composto da una forcella Showa e un mono Sachs collegato al monobraccio tramite un sistema di leveraggi. Per quanto riguarda l’elettronica, grazie alla piattaforma inerziale è possibile regolare il livello di ABS Cornering, Traction Control, Wheelie Control, Engine Break, mappatura… tutto visualizzabile dal display TFT di 4,3 pollici. Il prezzo richiesto per questo gioiellino non è uno scherzo: si parte da 16.990 euro, a cui si possono aggiungere gli optional per migliorare performance ed estetica. Sulla Streetfighter non si è dentro ma sopra la moto, con il manubrio che carica i polsi con decisione. Manovrarla a bassa velocità per i viottoli del centro richiede un minimo di sacrificio, che viene però ripagato quando le strade si aprono. È una naked sportiva senza compromessi. È leggera, rigida, con comandi che rispondono esattamente alle richieste del pilota. Uno strumento di precisione. La discesa in piega avviene in maniera piuttosto rapida e l’avantreno è sempre saldo tra le mani. Il motore asseconda queste caratteristiche. La scheda tecnica fa immaginare una spinta selvaggia, esplosiva, ma alla prova dei fatti il bicilindrico si rivela docile, quasi mansueto, soprattutto in mappa Road. Spinge tanto, ovviamente, ma è una spinta estremamente progressiva, calibrata. Una moto seducente ed elitaria, con un assetto preciso anche nella guida in pista.