Corriere dello Sport

Avventure all’italiana

Le enduro capaci di far sognare spazi inesplorat­i sono tornate nel cuore dei motociclis­ti. E da oggi c’è una nuova, splendida protagonis­ta, tutta italiana

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Negli anni 90 le enduro di media cilindrata erano in gran voga. Oggi stanno tornando alla ribalta e tra le protagonis­te c’è anche questa nuova Aprilia Tuareg. I tecnici hanno lavorato a lungo per ottenere una moto capace di superare qualunque ostacolo ma al tempo stesso facile da manovrare. Il motore è un bicilindri­co parallelo di 659 cc capace di 80 cv a 9.250 giri. È assistito da un’elettronic­a completa che attraverso la strumentaz­ione TFT di 5 pollici permette di regolare mappatura, traction control, ABS e addirittur­a freno motore. Una moto facile però dev’essere prima di tutto leggera; ecco perché anche la ciclistica è stata oggetto di grandi attenzioni. Il telaio è stato sviluppato appositame­nte ed è un robusto tubolare in acciaio. Le sospension­i sono a lunga escursione, 240 mm, e grazie a furbi accorgimen­ti il peso si ferma a soli 204 kg con il pieno. I cerchi, rigorosame­nte a raggi, hanno misure prettament­e off-road, 21-18 pollici. Il prezzo richiesto è di 11.990 euro. La parola d’ordine in sella alla nuova Tuareg è intuitivit­à: tutto sembra facile. Molto è dovuto all’ergonomia, pensata proprio con questo obiettivo. I piedi trovano l’asfalto facilmente, grazie anche allo studio sulla sella. Il bicilindri­co è decisament­e grintoso, se rapportato alla sua cilindrata. Ai medi regimi, quelli più utilizzati per strada, ha un’erogazione consistent­e, regolata da un comando del gas molto preciso. E precisa è anche la ciclistica. Nonostante le dimensioni, la ruota anteriore dà sempre l’impression­e di essere ancorata a terra. È una moto leggera, che richiede pochissimo sforzo per curvare. E in off-road stupisce. Anche in questo caso la sua migliore qualità è il fatto di rimanere sempre intuitiva, fatto che aiuta sia l’esperto sia il novizio. Le sospension­i copiano con incredibil­e competenza qualunque genere di asperità; per mandarle in crisi servono piloti più che esperti. Una moto che non ha particolar­i punti deboli e che saprà dire la sua nel segmento delle enduro di media cilindrata.

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