Il principe di Bologna
Irrompe Dominguez, uno dei talenti più interessanti della Serie A: «Studio Verratti, amo il basket e mi intriga il Padel. È stato un sogno vincere la Coppa America. Vi svelo com’è Messi visto tutti i giorni da vicino» «Brozovic, Barella e Milinkovic-Savic
La Serie A ha un nuovo Principe ed è sempre un argentino: Nicolás Martin Dominguez, per tutti Nico Dominguez. Protagonista nel nostro campionato, con il Bologna di Sinisa Mihajlovic, e reduce da una estate da sogno con la Nazionale di Leo Messi, con cui si è laureato campione del Sudamerica. Il 23enne centrocampista rossoblù, una delle tante intuizioni del club emiliano in giro per il mondo, ha lo stesso soprannome – El Principe – di quel Diego Milito che nel 2010 trascinò a suon di gol l’Inter di José Mourinho verso lo storico Triplete Champions League-Scudetto-Coppa Italia. «Milito lo conosco bene, è famosissimo in Argentina – racconta Dominguez –. È un onore essere chiamato come lui». Dominguez, il suo soprannome come nasce? «Ai tempi del Velez, quando giocavo in Argentina. I tifosi iniziarono a chiamarmi così, forse perché avevo i capelli biondi o magari per un altro motivo. Non ho mai approfondito troppo, però mi piace». Se con il Bologna riusciste a conquistare un posto nelle Coppe europee, di che colore si potrebbe tingere i capelli a fine stagione?
«Per un po’ preferirei tenerli normali...».
Teme la reazione di Mihajlovic: è davvero così duro come allenatore?
«Quando si arrabbia, è duro: ma un po’ come tutti. Mihajlovic è un allenatore con cui si può parlare bene, in modo sincero, e questo per me è importante. A Bologna mi trovo benissimo: è un posto speciale con una tifoseria tranquilla, ma super appassionata».
A quale punto della città è più affezionato? «Adoro Galleria Cavour, con le sue luci e i suoi colori, a due passi da Piazza Maggiore».
In estate ha conquistato la Coppa America con l’Argentina di Leo Messi battendo in finale il Brasile: se chiude gli occhi e ripensa a quel trionfo, quali sensazioni prova?
«Non me lo sarei mai immaginato, anni fa. Ho realizzato il sogno che hanno tutti i bambini argentini. È una vittoria che mi ha reso felicissimo e della quale sono tuttora molto orgoglioso». Come ha descritto Messi ai tanti amici che, sicuramente, le avranno fatto un sacco di domande su di lui in questi mesi?
«C’è poco da dire, su Leo. Le qualità tecniche sono sotto gli occhi di tutti. Diciamo che, visto tutti i giorni in allenamento, è anche un ragazzo molto disponibile e legato ai compagni. E soprattutto è un gran lavoratore».
Dove conserva la maglia dell’Argentina della finale di Coppa America?
«È qui a Bologna, ma presto la porterò in Argentina e la conserverò gelosamente tutta la vita assieme ad altre maglie speciali».
Ha nostalgia dell’Argentina?
«A Bologna mi trovo alla grande. Poi, ovvio, mi mancano la famiglia e gli amici. E, sinceramente, anche la carne argentina. Credetemi: a Bologna si mangia benissimo, però una grigliata cucinata a casa mia è diversa da quelle che si trovano qui in Italia».
Dybala ha saltato la Coppa America, ma siete stati compagni nelle ultime convocazioni e lo sfiderà in campionato.
«Ci conosciamo bene, Paulo ed io. È un giocatore eccezionale e in Italia lo sanno tutti».
Chi è il suo modello di centrocampista in questo momento?
«Seguo e studio con grande attenzione Marco Verratti del Paris Saint Germain: l’azzurro è il mio centrocampista preferito».
Quale avversario l’ha impressionata maggiormente in Serie A?
«Barella e Brozovic, affrontati da vicino, mi hanno colpito ancora di più: davvero forti. Ma anche Milinkovic-Savic della Lazio è impressionante».
A bruciapelo: chi vincerà lo scudetto? «L’Inter!»
Nei suoi sogni ricorre con maggiore frequenza un bel gol o un assist?
«Segnare è il massimo, ma un bell’assist per Arnautovic o per un altro mio compagno andrebbe comunque benissimo».
Se decidesse di regalarsi una nuova auto? «Punterei sulla Bentley Continental. Adesso guido un Ranger Rover Evoque».
Ha altre passioni oltre al calcio?
«Amo il basket, ma ultimamente mi sto interessando sempre di più anche al Padel».
Covid permettendo, c’è un viaggio che le piacerebbe organizzare con i suoi compagni del Bologna?
«Sarebbe fantastico andare tutti insieme alle Maldive. È un luogo incantevole che mi piacerebbe vedere presto».