Uno-due in un lampo Il Benevento è rinato
Sofferta ma meritata la vittoria in rimonta dei giallorossi
Butic spinge il Pordenone Elia e Di Serio rimettono tutto a posto in soli 75 secondi
PORDENONE 2 1
BENEVENTO (4-3-3): Paleari 6; Elia 7 (34' st Glik 6) Vogliacco 6,5 Barba 6,5 Masciangelo 6,5; Ionita 6,5 Viviani 6,5 (34' st Calò 6) Acampora 6,5 (15' st Di Serio 7); Insigne 6,5 (24' st Tello 6) Lapadula 7 Improta 6,5 (15' st Brignola6,5).Adisp.:Manfredini,Basit,Vokic, Moncini, Sau, Talia, Pastina. All.: Caserta 6,5.
PORDENONE (4-3-3): Perisan 6,5; El Kaouakibi 6 (43' st Magnino sv) Camporese 6 Bassoli 6 Falasco 6; Kupisz 6 (20' st Zammarini 5,5) Pasa 6,5 Pinato 6,5 (34' st Ciciretti 6) Cambiaghi 6,5 (43' st Tsadjout sv); Folorunsho 6,5 Butic 6,5 (20' st Sylla 5,5). A disp.: Bindi, Fasolino, Stefani, Petriccione, Pellegini, Chrzanowski, Perri. All.: Tedino 6,5.
ARBITRO: Di Martino di Teramo 5,5. Guardalinee: Prenna e Massaro. Quarto uomo: Scarpa.
Var: Abisso. Avar: Lombardo. MARCATORI: 7' st Butic (P), 17' st Elia (B), 18' st Di Serio (B).
AMMONITI: Viviani (B), Pinato (P),
Acampora (B), Tello (B).
NOTE: paganti 4.168. Angoli 12-2 per il Benevento. Recupero, pt 2', st 5'.
di Franco Santo
BENEVENTO
Pathos e sofferenza. La terza vittoria di fila della strega richiede gran cuore e nervi saldi. La vittoria non era scontata, averla afferrata ha un sapore particolare, soprattutto se rapportata alle tre sconfitte consecutive di novembre. I conti dei giallorossi tornano di nuovo, la classifica riprende a essere un gioioso segno premonitore. Il Pordenone del sannita Tedino se la gioca, mette paura alla strega e va via dal Vigorito convinto di poter ancora dire la sua nel discorso salvezza.
TURN OVER, NO GRAZIE. Caserta al posto dell'infortunato Letizia nette Masciangelo, per il resto la squadra è la stessa delle vittorie contro Reggina e Vicenza. Si capisce subito che sarà un pomeriggio di tormenti: il Pordenone è chiuso come un fortino medioevale e i ritmi della strega non sono tali da far prevedere un suo crollo repentino. Perisan è chiamato agli straordinari in un paio di occasioni (Ionita 3', Improta 9'), ma l'impressione è che servirà molto di più per far capitolare la difesa dei ramarri. Perchè la strega si scuota dal torpore, serve uno schiaffo in pieno viso. E' il 7' della ripresa quando Cambiaghi scippa una palla a sinistra e mette al centro un cioccolatino su cui Butic non può sbagliare.
CAMBI. Caserta capisce che bisogna cambiare: Brignola prende il
posto di Improta, Di Serio entra per Acampora. Lo spregiudicato 4-2-4 chiude nella sua area i friulani. Ci mette 75 secondi la strega per riportare la sfida dalla sua parte. Minuto 17': è Elia che appostato ai venti metri lascia partire un esterno destro che si infila nell'angolo dell'impietrito Perisan. Minuto 18': Insigne ruba palla a centrocampo e lancia sulla sinistra Lapadula, percussione profonda e palla al centro solo da spingere in rete per Giuseppe Di Serio.
Rimessa a posto la gara, il Benevento si preoccupa di condurla in porto. Non senza un'altra robusta porzione di emozioni. La prima la regala Di Martino che fischia un rigore per un fallo di mani di Elia che non c'è: il Var rimedia alla svista dell'arbitro. Nel finale Lapadula potrebbe arrotondare, ma prima divora il gol tutto solo davanti a Perisan, poi sfiora l'incrocio con una conclusione spettacolare. La vittoria è in cassaforte e lo squillo al campionato dei giallorossi è udibile da parte di tutti.