Corriere dello Sport

Marsaglia e Paris, l’Italjet batte due colpi

Podio mancato, ma gli azzurri si sono piazzati quarto e quinto

- Di Alberto Dolfin

L’Italjet batte un colpo. Non arriva il primo podio stagionale a Beaver Creek, ma i velocisti azzurri si riscattano dopo le prime tre uscite stagionali sotto tono, trascinati da Matteo Marsaglia e Dominik Paris, rispettiva­mente quarto e quinto nella discesa di ieri.

Sceso col pettorale numero 9, Domme ha mostrato sprazzi della sua classe, dando tutta un’altra impression­e rispetto ai due superG opachi di giovedì e venerdì. Pur con qualche sbavatura, il metallaro della Val d’Ultimo ha tenuto duro fino al traguardo, risfoderan­do il suo spirito combattivo e arrivando così vicino a quegli ambiti gradini che sulle stesse nevi aveva calcato soltanto in superG nel 2018 (terzo): si tratta della quarta volta che il carabinier­e altoatesin­o chiude nella top 5 della discesa del Colorado.

È risaputo, invece, che Marsaglia adori la Birds of Prey, perché nel dicembre del 2012 ci ha vinto l’unica gara in carriera di Coppa, ma ieri la storia d’amore si è arricchita di un nuovo capitolo. Il trentaseie­nne romano, infatti, pur lanciandos­i in picchiata col 28, ha sfoggiato sin dal piano iniziale le sue intenzioni bellicose, restando per lunghi tratti sul podio virtuale e arrendendo­si per soli 19 centesimi allo svizzero Beat Feuz nella sfida per la terza piazza.

«Sono davvero contento di questo risultato, perché erano tre giorni che sciavo bene e volevo fare la differenza nel tratto più difficile e tecnico – ha raccontato il portacolor­i dell’Esercito - L’importante per me era andare bene in quel punto e poi mantenere nel tratto finale, cosa che sono riuscito a fare».

Caricato a mille dalla paternità - l’11 novembre ha visto nascere il suo primogenit­o Andrea - oggi Matteo, così come Domme, andrà a caccia di un altro risultato di spessore nella discesa bis che chiude l’estenuante quattro giorni adrenalini­ca di Beaver Creek. «Sto gestendo il mio fisico molto bene, con i fisioterap­isti, con il lavoro a secco, e quando sto bene le curve le so ancora fare – prosegue - Essere a un passo da un podio di super campioni mi fa sentire ancora meglio, ed essere davanti a Paris, che tutti sappiamo quanto valga, mi rende orgoglioso del mio risultato. È una pista che mi piace e spero di sciare così anche nella seconda discesa: io farò la mia parte, poi

vedremo cosa faranno gli altri».

Poche parole, ma tanta voglia di alzare la posta per Domme: «In discesa va meglio e questa giornata, complessiv­amente, è stata più soddisface­nte rispetto ai due giorni passati. Ora però voglio migliorare».

L’uomo da battere è ancora

Aleksander Kilde, tornato a sfrecciare come due inverni fa e pronto a mostrare una volta di più che l’infortunio di gennaio è ormai superato: due vittorie nel giro di 24 ore sono un bel biglietto da visita, considerat­o anche il cambio di disciplina, anche in chiave Coppa del Mondo. Il norvegese ha già una Sfera di cristallo assoluta in bacheca, ma gli piacerebbe aggiungern­e un’altra, anche se in quest’avvio di stagione il grande favorito sembra essere l’arrembante svizzero Marco Odermatt, che oggi ha voglia di riscatto dopo il 15° posto di ieri.

Matteo: «Il risultato mi rende orgoglioso» Domme: «Ora però voglio migliorare»

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ANSA Matteo Marsaglia, 36 anni, è diventato padre da poche settimane

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