Pioli, la promessa ai tifosi «Già pronti a riprovarci»
«La Champions è durissima, quest’anno abbiamo imparato tanto. Peccato, commessi troppi errori»
I punti sprecati nelle partite precedenti, le tante assenze e qualche problema tattico: all’allenatore non mancano i rimpianti E Maldini garantisce: «Sarà difficile ma troveremo un sostituto per Kjaer»
San Siro ha ringraziato il Milan. È finita con l’applauso dei 57.000. Nessuno, sino a pochi mesi fa, avrebbe mai pensato di giocarsi l’ingresso agli ottavi di Champions nell’ultima partita del girone con i fuoriclasse del Liverpool. Paolo Maldini lo aveva sottolineato poco prima che iniziasse. «Essere qui a giocarsela è già una bella cosa. Non sarà il passaggio del turno o meno a determinare la nostra strategia. Abbiamo una rosa profonda, con due giocatori per ogni ruolo. Ci sono le stagioni così in cui ti fai male per niente. Un giocatore importante come Kjaer potrebbe essere rimpiazzato. Vedremo come, non è semplice trovare uno dello stesso livello» ha raccontato riferendosi all’infortunio del danese. Lo scorso inverno il Milan era riuscito a prendere Tomori dal Chelsea, protagonista della notte di San Siro. Ha segnato il gol dell’illusione e ha perso il pallone che Mané e Origi hanno trasformato nel raddoppio del Liverpool, spegnendo le ultime speranze di qualificazione dei rossoneri.
INFORTUNI. L’emergenza ha penalizzato Pioli nell’avvicinamento alla sfida con il Liverpool. Poche munizioni. Fuori Leão, Rebic e Giroud. Poco Ibra. Il ruggito di San Siro aveva accompagnato i rossoneri già dal riscaldamento. I tifosi reclamavano “undici leoni”. Musica e decibel, anche la canzone balcanica che Ibra lo scorso inverno aveva cantato al Festival di Sanremo. Zlatan non è riuscito a scavare la differenza e togliere lo scettro a Totti del marcatore più anziano in una partita di Champions. Pioli sino all’ultimo ha sperato di sovvertire il pronostico: «Ci portiamo a casa la consapevolezza che il livello è molto alto, conoscevamo la difficoltà della partita. Non siamo riusciti a dare grande ritmo, anche dal punto di vista tecnico non è stata tra le nostre migliori partite». I rimpianti restano. «Potevamo fare meglio nelle due partite precedenti in casa. Resta l’esperienza importante per la nostra crescita, abbiamo visto come si gioca in Europa, faremo tesoro dell’esperienza. C’è delusione. Volevamo andare avanti. Tifosi fantastici, cecheremo di fare meglio il prossimo anno». In attacco è mancato qualcosa. Forse si poteva cercare di più Ibra. I due gol concessi al Liverpool lo hanno disturbato. «Qualche volta potevamo scavalcare di più il centrocampo e cercare di più Zlatan, abbiamo giocato troppo palla dietro e non avanti. Così abbiamo permesso al Liverpool di essere più aggressivo, mi riferisco al gol del raddoppio. Nel primo gol dovevamo essere più pronti sulla respinta del portiere, non ci si doveva fermare. Due nostri errori sui due
gol subiti, ma questa è la Champions». Una qualità altissima. «Le avversarie erano dure, lo sapevo. Pensavo il Porto un po’ meno forte, ma il livello è questo. Per molti di noi è stata la prima volta, all’inizio del girone abbiamo sofferto la preparazione alle partite».
TONALI. Dopo un’ora, ormai senza speranze di qualificazione, il centrocampista bresciano è stato sostituito da Pioli. «E’ stata una partita difficle. Conoscevamo il Liverpool. Anche senza le prime linee, ci hanno creato problemi. Dobbiamo crescere. Ci porteremo dietro questa esperienza. Qualcosa di più si poteva fare, si può sempre fare, ma abbiamo dato tutto, non ci siamo tirati indietro. Ora penseremo a un unico obiettivo».
ROMAGNOLI. Qualche rimpianto lo ha alimentato il capitano dei rossoneri. «Sapevamo che era difficile, ma abbiamo giocato una buona partita. Dispiace, ce l'abbiamo messa tutta, ma era un girone difficilissimo. Ora ci resta il campionato. Le assenze fanno parte del gioco. Chi ha giocato, si è fatto trovare pronto. Dovevamo raccogliere qualcosa nelle partite precedenti, ma è andata così. Potevamo fare meglio all’andata con il Liverpool e con l'Atletico dovevamo essere più cinici. Non è stato un girone facile, ma ci riproveremo l'anno prossimo».