L’Inter sbatte su Kroos e Asensio
Inzaghi ci prova e regge un tempo Carletto la vince con la qualità e i grandi colpi dei suoi solisti Rosso a Barella: rischia due turni
Entrambe già qualificate si sono sfidate a viso aperto: ne è nato un match divertente che Ancelotti ha fatto suo blindando il primo posto nel girone
La striscia di undici risultati positivi dell'Inter si è interrotta a Madrid contro un Real più forte e ora sicuro del primo posto nel girone. Lunedì, nel sorteggio di Nyon, Inzaghi dovrà sperare di evitare il City, il Liverpool, il Bayern, lo United e il Chelsea (non ancora sicuro del primato) per pescare magari l'Ajax o la vincitrice del gruppo D (Lilla, Salisburgo o Siviglia), ma intanto al Bernabeu per un'ora ha avuto la dimostrazione del buon momento della sua formazione. Contro la corazzata di Ancelotti, alla nona affermazione di fila, i nerazzurri hanno tenuto fino alla girandola di cambi e al rosso di Barella, poi hanno accettato il quarto ko a fila con le merengues e la seconda posizione nel loro raggruppamento. Non è stata una notte di gloria come nella finale madrilena di Champions del 2010, ma obiettivamente sperarlo era troppo. Di certo Handanovic e compagni non escono ridimensionati. Semmai con la consapevolezza che il livello del Real è troppo alto per chi, pur sostituendoli degnamente, cede Lukaku e Hakimi.
BEL PRIMO TEMPO. L'Inter ha provato l'impresa con la stessa formazione di Roma, eccezion fatta per Martinez al posto di Correa, ma anche Ancelotti, rispetto al blitz sul campo della Real Sociedad, ha operato un solo cambio, Jovic per l'infortunato Benzema. Senza il peso di dover conquistare punti "pesanti" per la qualificazione, le due squadre si sono date battaglia per il primo posto nel girone e i nerazzurri hanno giocato senza timori reverenziali, con Brozovic sontuoso sia in regia sia nella fase di riconquista e Perisic molto libero di attaccare sulla sinistra. Gli uomini di Inzaghi hanno palleggiato con personalità e hanno fatto tremare Courtois con tre conclusioni non a bersaglio dei croati. Il Real ha pressato alto fin dalle rimesse di Handanovic, ma l'Inter in diverse occasioni ha "punito" l'audacia avversaria ed è stata pericolosa. Ne è venuto fuori un bell'incontro nel quale i padroni di casa hanno mostrato più qualità e cercato l'ampiezza per favorire l'inserimento delle mezzali. Proprio da un pallone messo al centro da Rodrygo, Kroos ha avuto il tempo di battere (Barella, dove eri?) e ha segnato l'1-0. La gara ha preso la piega ideale per il Madrid che si è potuto compattare e per ripartire, ma Inzaghi non ha avuto timori ad alzare il baricentro, chiedendo ai "braccetti" della linea a tre di essere coraggiosi per andare ad aiutare i quinti in fase di non possesso. Dzeko di testa ha impegnato Courtois, poi il finale di prima frazione è stato di marca Real con il palo colpito da Rodrygo e un'Inter più schiacciata all'indietro. All'intervallo, comunque, i campioni d'Italia erano sotto nel punteggio, ma a livello di gioco espresso (55% di possesso) e conclusioni tentate (13-7) erano avanti.
ROSSO BARELLA. A inizio ripresa Inzaghi ha inserito Dimarco in difesa (sul centro-sinistra, con Bastoni in mezzo) e avanzato D'Ambrosio sulla fascia destra al posto di Dumfries. Un'incursione di Barella ha fatto gridare al gol, ma la conclusione del centrocampista è finita alta. La gara dei nerazzurri è finita lì perché i cambi dopo un'ora (dentro Sanchez, Vecino e Vidal, fuori Dzeko, Calhanoglu e Brozovic, che non l'ha presa bene) avevano il significato di preservare i tre titolari in vista del match contro il Cagliari di domenica. La situazione si è ancora più complicata con l'ingenuo rosso di Barella che salterà almeno l'andata degli ottavi (o entrambe le gare) per uno screzio a gioco fermo con Militao. In dieci per l'Inter la partita è diventata una sofferenza e l'ingresso di Gagliardini al posto di Martinez, che ora non segna in Champions da 9 incontri, ha portato gli ospiti a difendersi con il 5-3-1. Asensio, entrato per Rodrygo, ha firmato il 2-0 e Handanovic ha evitato la goleada che l'Inter non avrebbe meritato.