United, anche lo psicologo
LONDRA - Comunque vada, il Manchester United passerà il turno da primo classificato. Ralf Rangnick lo sa bene e con il calendario intasato la tentazione di rivoluzionare la squadra è forte. Ma, al tempo stesso, c’è la realtà di un gruppo che deve ancora metabolizzare i dettami del santone tedesco. «Non ho ancora deciso la formazione, ma è logico far riposare alcuni giocatori visto il tour de force che ci aspetta - afferma Rangnick - Detto ciò, vogliamo costruire sulla prestazione di domenica. Comunque vi posso già preannunciare i nomi di due che sicuramente saranno titolari: Henderson e Van de Beek».
Avvicendamento tra i pali dunque (e ci sta tutto, Hender
son era nel giro della nazionale fino all'infortunio) e spazio per Van de Beek, arrivato dall'Ajax a suon di milioni ma oggetto misterioso per Solskjaer. Probabile anche che cambi uno dei centrali difensivi (ancora ko Varane), mentre a destra potrebbe esserci spazio per Wan-Bissaka, forse meno adatto di Dalot at gioco di Rangnick,
ma comunque meritevole di un’opportunità per mettersi in mostra. In mediana, dovrebbe tornare Matic con Greenwood un po’ più avanti (sacrificato uno tra Sancho e Bruno Fernandes).
Rangnick ha anche confermato l’arrivo di due nuovi membri nello staff tecnico: Chris Armas, che aveva lavorato con lui ai tempi dei New York Red Bulls, e Sascha Lense, psicologo dello sport. «Ho lavorato con Lense a Lipsia, è una figura importante secondo me - afferma - In Germania, molti club li hanno e per me è logico. Il calcio si gioca con il cervello e quindi è utile avere un esperto. Non per mettere i giocatori sul sofà e tenerli per mano, ma per aiutarli ad allenare il cervello e spiegare come il cervello aiuta il corpo».