Corriere dello Sport

United, anche lo psicologo

- Di Gabriele Marcotti

LONDRA - Comunque vada, il Manchester United passerà il turno da primo classifica­to. Ralf Rangnick lo sa bene e con il calendario intasato la tentazione di rivoluzion­are la squadra è forte. Ma, al tempo stesso, c’è la realtà di un gruppo che deve ancora metabolizz­are i dettami del santone tedesco. «Non ho ancora deciso la formazione, ma è logico far riposare alcuni giocatori visto il tour de force che ci aspetta - afferma Rangnick - Detto ciò, vogliamo costruire sulla prestazion­e di domenica. Comunque vi posso già preannunci­are i nomi di due che sicurament­e saranno titolari: Henderson e Van de Beek».

Avvicendam­ento tra i pali dunque (e ci sta tutto, Hender

son era nel giro della nazionale fino all'infortunio) e spazio per Van de Beek, arrivato dall'Ajax a suon di milioni ma oggetto misterioso per Solskjaer. Probabile anche che cambi uno dei centrali difensivi (ancora ko Varane), mentre a destra potrebbe esserci spazio per Wan-Bissaka, forse meno adatto di Dalot at gioco di Rangnick,

ma comunque meritevole di un’opportunit­à per mettersi in mostra. In mediana, dovrebbe tornare Matic con Greenwood un po’ più avanti (sacrificat­o uno tra Sancho e Bruno Fernandes).

Rangnick ha anche confermato l’arrivo di due nuovi membri nello staff tecnico: Chris Armas, che aveva lavorato con lui ai tempi dei New York Red Bulls, e Sascha Lense, psicologo dello sport. «Ho lavorato con Lense a Lipsia, è una figura importante secondo me - afferma - In Germania, molti club li hanno e per me è logico. Il calcio si gioca con il cervello e quindi è utile avere un esperto. Non per mettere i giocatori sul sofà e tenerli per mano, ma per aiutarli ad allenare il cervello e spiegare come il cervello aiuta il corpo».

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GETTY IMAGES Ralf Rangnick, 63 anni, nuovo tecnico dello United

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