Rabiot titolare Perin in porta
La Juve contro il Malmö non può che puntare ai tre punti, per mille motivi. Anche se la qualificazione è già in tasca da tempo, non è questo il tempo di affrontare una partita come se vincere o perdere fosse la stessa cosa. La Juve contro il Malmö non può che puntare ai tre punti, indipendentemente da chi scenderà in campo. La formazione che Max Allegri schiererà, infatti, sarà inevitabilmente sperimentale per non dire estemporanea. Per capirlo è sufficiente guardare alla lista degli indisponibili: out i lungodegenti Danilo (che ieri ha ricevuto un commovente video di incoraggiamento da parte dei tifosi bianconeri), Federico Chiesa e Aaron Ramsey, assente pure Weston McKennie, si ferma pure Dejan Kulusevski per una settimana dopo l'intervento subito ieri per curare una sinusite acuta di origine odontogena, difficilmente verrà rischiato Moise Kean che ieri si è allenato a parte a causa di una botta alla caviglia, mancheranno ovviamente anche i fuorilista Luca Pellegrini, Kaio Jorge e Matias Soulé, con Giorgio Chiellini che dovrebbe rifiatare e Juan Cuadrado da tutelare in quanto diffidato. In sostanza gioca chi c'è, con Allegri che pensa pure a un ritorno al 3-5-2 nel caso in cui Mattia De Sciglio (recuperato) non fosse ancora pronto per partire dall'inizio: di sicuro ci sono i ritorni nella formazione
titolare di Mattia Perin, Daniele Rugani, Alex Sandro, Arthur e Adrien Rabiot, per il resto le valutazioni finali arriveranno dopo la rifinitura del mattino.
RABIOT PENSIERO. Torna titolare anche Rabiot quindi. Ed è proprio il centrocampista francese ad aver parlato in conferenza stampa alla vigilia, traendo così un bilancio personale dopo due anni e mezzo di Juve che lo hanno visto spesso finire sul banco dei bocciati: «Ho fatto delle cose buone, a volte no, ma penso di essere cresciuto soprattutto tatticamente qui in Italia. Sono contento, devo continuare a lavorare». Tra gli aspetti in cui deve migliorare c'è sicuramente quello della concretezza negli ultimi trenta metri, in termini di gol e di passaggi decisivi: «Non ho ancora segnato in questa stagione né sono riuscito a fare assist. Lo so che devo fare qualcosa in più, per me e per aiutare la squadra. Ne stiamo parlando col mister». Non lascia tradire particolari emozioni il francese, che ammette anche come i fischi incassati di recente all'Allianz Stadium non lo abbiano condizionato: «Sono un professionista, faccio questo lavoro da dieci anni. Conosco il calcio, sono sereno, devo concentrarmi solo sul campo, su ciò che devo fare. Devo dare tutto alla squadra e giocare bene bene, è l'unico modo per cambiare questa situazione».