MERCATO LAZIO LOTITO E SARRI SI RIVEDONO
La trattativa per il rinnovo fino al 2025 dipende dagli accordi sul piano rinforzi Summit entro questa settimana serve intesa sui piani per gennaio Il tecnico chiede sempre due acquisti: un terzino e un nuovo vice Immobile. Nodo Kamenovic
La strana coppia Lotito-Sarri non è ancora pronta per dichiarare il suo nuovo sì al mondo. Il presidente da un mese freme per firmare il rinnovo fino al 2025 (o 2024 con opzione), voleva farlo di slancio. Il Comandante si è detto disponibile, ma continua a volere garanzie di mercato, innanzitutto per gennaio. Si rivedranno entro questa settimana, c’è tempo fino a sabato, vigilia di Sassuolo-Lazio. «Serve una riunione per programmare due-tre sessioni di mercato, si può fare una squadra seria», ha detto Mau prima del match con l’Udinese. Puntualizzando che con la società «ho parlato di necessità, non di nomi di mercato».
LE POSIZIONI. C’è la volontà di andare avanti insieme, di compiere questo viaggio nel futuro. Mau, però, vuole fissare condizioni precise, ferre, quasi contrattualizzandole. Lotito e Sarri cercano di conciliare le idee di mercato per l’immediato, è il primo accordo da trovare, non c’è ancora. La Lazio, storicamente, non ha mai preso in considerazione il mercato di gennaio, salvo rare eccezioni dettate dalle emergenze. Sarri la pensa diversamente, è convinto che a gennaio si debba investire: aspetta due colpi, un terzino sinistro e un vice Immobile che sostituisca Muriqi. Aggiungerebbe l’acquisto di un portiere (Kepa del Chelsea è il suo preferito per giugno), non ci sono le condizioni per chiudere un’entrata e un’uscita subito. Aspettando giugno ha deciso di ribaltare le gerarchie in porta, fuori Reina, dentro Strakosha. Lotito e Tare, per gennaio, avevano programmato il tesseramento di Kamenovic, saltato il 31 agosto. E’ un terzino sinistro, non è mai entrato nei piani di Sarri, costerà 3 milioni. E’ una delle differenze di vedute da chiarire. Lotito ha promesso a Sarri disponibilità ad intervenire a gennaio, ma per agire devono essere superati alcuni vincoli legati all’indicatore di liquidità, incubo dell’estate scorsa. Non sono spariti, si ripropongono. E c’è la necessità di vendere gli esuberi. Se non tutti, qualcuno. In uscita ci sono i soliti Vavro, Durmisi, Jony e Lukaku. Più Muriqi ed Escalante, il primo bocciato, il secondo confinato in panchina. Vavro ha richieste dalla B spagnola, su tutti il Valladolid, allenato dal suo ex allenatore all’Huesca, Juan José Rojo Martin, noto come Pacheta. Escalante può andare al Cadice, in Liga. Muriqi tornerebbe di corsa al Fenerbahçe. La Lazio contava di cederlo a titolo definitivo a giugno, Sarri ha bisogno di un sostituto prima.
GLI SCENARI. L’ultimo vertice Lotito-Tare-Sarri si era svolto a Formello
il 15 novembre scorso. Si esiliarono, cenarono insieme nella sera di Irlanda del Nord-Italia. La firma non arrivò. I contatti sono continui, s’affrettano a ricordare entrambi per evitare pressioni e imbarazzi. Andranno avanti insieme, questo è chiaro. Devono farlo trovando sintonie che permettano di costruire una Lazio realmente sarriana, con acquisti adatti all’ideologia calcistico-filosofica di Mau. Il tecnico ha chiarito le necessità per gennaio, serve anche un accordo sui nomi. Per l’attacco è stato opzionato Erik Botheim del Bodo/Glimt, anni 21, è in scadenza tra un anno (dicembre 2022), è esploso quest’anno in Norvegia e in Conference League. Sarri preferirebbe avere un giocatore pronto, già rodato in serie A. Si è pensato a Ciccio Caputo della Samp, ci sono state delle riflessioni, bloccate dal nodo tesseramento. Aveva esordito con il Sassuolo, poi è passato alla Samp. Può solo tornare al Sassuolo nella finestra di gennaio. La caccia al nuovo vice Immobile comprende sicuramente altri obiettivi, i soliti Mister X della Lazio. Da quest’anno a prova di Sarri.