Castrovilli e Pulgar, valore aggiunto
FIRENZE - Se i rinforzi per l’attacco a gennaio sono in arrivo dal mercato, quelli per il centrocampo potrebbero essere risorse “interne” al gruppo, finalmente tali in modo da alzare livello e opzioni delle scelte: facendo nomi e cognomi, queste risorse si chiamano Erick Pulgar e Gaetano Castrovilli. Le quattro partite che restano nel 2021 (tre di campionato per finire il girone d’andata, più il turno di Coppa Italia, tutto nel giro di dieci giorni) serviranno a dare una risposta indicativa.
DENTRO AL PROGETTO. Due non “banali” nell’organico di Vincenzo Italiano, per doti tecnico-tattiche, per caratteristiche di gioco, per peso specifico. Un Nazionale del Cile e un campione d’Europa: insieme, centrocampisti che possono rappresentare il valore aggiunto della Fiorentina e, infatti, al momento non c’è un “paragone” tra il pieno recupero e la possibilità che possano finire la stagione in un altro club. A favore ovviamente del recupero. La squadra viola è in piena emersione, sta disegnando obiettivi che tre mesi fa non potevano nemmeno essere immaginati, mentre adesso se ne comincia ad intravedere il profilo, e due come Pulgar e Castrovilli non possono non avere un ruolo centrale nelle nuove ambizioni. Se stanno bene, se raggiungono una buona condizione di forma, se apporto e rendimento diventano costanti: con i problemi fisici finalmente alle spalle, ecco che Salernitana, Benevento, Sassuolo e Verona diventano il banco di prova per pianificare il futuro.
LA RINCORSA DI ERICK. Pulgar a Bologna è tornato tra i convocati un mese e mezzo dopo l’infortunio alla caviglia in allenamento a pochi giorni da Fiorentina-Cagliari del 24 ottobre che lo ha costretto a saltare sette gare, a cui va aggiunta quella contro l’Inter in precedenza per un guaio muscolare: e se nel conto ci mettiamo un altro paio di panchine qua e là, non sorprende che finora abbia all’attivo appena 5 presenze per 331 minuti complessivi. Siccome è il “cambio” di Torreira ed è anche un “interno” quando occorre proprio per la sua duttilità, ha tutto per diventare un rinforzo per il centrocampo.
SEGNALI DI CASTRO. Qualcosa del genere vale per Castrovilli. Che ha sì più presenze (10) di Pulgar, ma il minutaggio (438’) racconta di un campionato finora vissuto sulle montagne russe dell’incertezza. Colpa soprattutto del bruttissimo infortunio subìto a Genova (trauma toracico dopo impatto col palo della porta): prima ha fatto temere percussioni più serie sulla salute del talento pugliese, poi l’ha costretto ai box per quattro partite e a un rientro faticoso. Interrotto e complicato dal sovraccarico al quadricipite accusato alla vigilia di Fiorentina-Sampdoria che l’ha tenuto ai margini appunto con i blucerchiati, quindi a Bologna e ne mette in dubbio la presenza sabato contro la Salernitana (ieri ancora differenziato per lui al pari di Nastasic e Dragowski). Lo zero ai gol segnati e l’uno relativo agli assist, finora, dicono più di mille parole: il vero Castrovilli farebbe tanto comodo a Italiano.