BOLOGNA, C’È NUÑEZ LO PAGA ORSOLINI
Il mercato rossoblù legato alle uscite, ma la pista è segnata La società ha contattato il centrocampista cileno ma Saputo è stato chiaro: prima si deve vendere
Lo manda Gary Medel, che per questo giovane centrocampista dell’Universidad Catolica, la stessa squadra dove è cresciuto il "Pitbull", intravede un futuro molto importante. In Cile da giorni scrivono che il Bologna è interessato a Marcelino Ignacio Nuñez Espinoza, classe 2000, che ha già 5 presenze nella nazionale maggiore, e attenzione, l’indiscrezione è più che fondata, perché Riccardo Bigon e Marco Di Vaio lo stanno seguendo veramente e già ne hanno parlato anche con Fernando Felicevich, il suo agente, che poi è anche quello di Medel e Erick Pulgar. Per il momento è difficile capire se il Bologna ce la farà a strappare Nuñez alla concorrenza, anche se in questo senso la presenza del "Pitbull" a Casteldebole potrebbe diventare determinante, perché va sottolineato come il contratto di questo centrocampista centrale che può essere impiegato anche da mezzala sia quasi in scadenza (c’è chi assicura nel dicembre del 2022 e chi a giugno 2023), e questo sta mantenendo sufficientemente basso il costo del suo cartellino. Morale: Nuñez può essere acquistato a 3 milioni di euro, e allora come potete immaginare sono tante le società che si stanno interessando a lui. Detto che questo giovane centrocampista cileno dell’Universidad Catolica è più da costruzione che da interdizione, tuttavia i suoi connazionali che giocano in Italia (vedi appunto Medel, Vidal e Pulgar) assicurano che oltre a garantire tanta qualità, per quello che è il suo grande dinamismo, sa anche fare quantità. Nei primi giorni di gennaio sbarcherà in Italia lo stesso Felicevich e capiremo se il Bologna darà un seguito con i fatti a quella che a oggi è una sua idea allettante.
IL TESORETTO DELL’ORSO. Al di là di come andrà a finire per Marcelino Nuñez, è sicuro che prima di acquistare il Bologna dovrà vendere, perché come era accaduto già in occasione del mercato estivo questa è la volontà del presidente Joey Saputo. E il tesoretto potrebbe essere rappresentato dalla cessione di Riccardo Orsolini, che forse è il calciatore rossoblù maggiormente sacrificato dopo il cambio del sistema di gioco. In questo senso il Bologna si sta guardando attorno, perché se da una parte a differenza di quello che era successo ad agosto quando lo chiedeva Joe Barone per la Fiorentina ora sarebbe anche disposto a mollarlo, da un’altra tuttavia non pensa assolutamente a un’operazione a prezzo di saldo. Sì, gli stessi Fenucci e Bigon si rendono conto di non poter pretendere in questo mercato invernale i 15 milioni chiesti alla Fiorentina 5 mesi fa, ma è certo che non vorranno scendere sotto i 10, anche a costo di trattenerlo a Casteldebole. Se in caso di permanenza di Orsolini potrebbe finire sul mercato Andreas Skov Olsen? E’ un’altra soluzione, ma Bigon e Di Vaio faranno di tutto e di più per non muovere il ragazzo danese, credendo ancora tanto nelle sue potenzialità tecniche.
E DUE INGAGGI CHE PESANO.
È evidente che dovranno lasciare Bologna altri calciatori affinché possa essere accontentato Mihajlovic, che oltre a un nuovo centrocampista centrale avrebbe necessità di poter contare anche su un esterno di centrocampo di ruolo (che gli era stato promesso in estate dopo la cessione di Tomiyasu all'Arsenal) e su un’alternativa a Marko Arnautovic, non dimenticando come Musa Barrow lascerà Bologna dopo la partita contro il Sassuolo dovendo andare a giocare la Coppa d’Africa con la sua nazionale. Ecco perché sarebbe estremamente importante che Bigon trovasse una destinazione già a gennaio sia a Federico Santander (in scadenza di contratto a giugno) che a Diego Falcinelli, che non rientrano nei piani tecnici di Sinisa e che hanno ingaggi molto pesanti, e magari a Ibrahima Mbaye, che a Casteldebole sta bene, ma che sarebbe felice di poter giocare con continuità anche da un’altra parte.