Corriere dello Sport

Skorupski vola tra alti e bassi e il rinnovo rimane un’incognita

Ha un contratto fino al 2023, ma la fiducia del club non è più solida

- Di Giorgio Burreddu BOLOGNA ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

C’era aria di rinnovo, adesso il vento è cambiato un’altra volta. Dopo la sfida contro la Roma Lukasz Skorupski era un giocatore da blindare, dopo quella contro la Fiorentina è un giocatore da cambiare. Non c’è pace nella carriera rossoblù del portiere polacco. Troppo altalenant­i le sue prove, troppi alti e bassi. Il Bologna dovrà valutare anche questo, perché il capitolo numero uno è troppo importante per fare il salto di qualità che i tifosi si aspettano. Skorupski non sembra dare quelle garanzie che il club si aspetta da tempo (o almeno non più), e l’errore contro la Fiorentina sembra essere il punto finale di un percorso. Dopo la vittoria contro i gialloross­i, gara in cui Skorupski aveva dato un contributo fondamenta­le, si era tornati a parlare di contratti e possibilit­à di rinnovi. Ma con i portieri (vita dura, lo loro) non si sa mai. È bastato una ingenuità contro la Viola, una scelta sbagliata nell’occasione del calcio di rigore, e il nuovo contratto di Skorupski è crollato come un castello di carte.

MOVIMENTI. Arrivato dalla Roma nel 2018, Lukasz ha attraversa­to momenti di splendore e altri di grande difficoltà. È nella sua natura. Non è mai venuta meno la sua profession­alità. I compagni lo hanno sempre definito un portiere eccezional­e, e anche tutti quelli che sono passati da Bologna hanno sempre elogiato il suo modo di affrontare le partite. In fondo lo ha fatto anche Sinisa Mihajlovic, che una volta disse che Lukasz gli dava ottime garanzie quando è tra i pali. Tutto bene per una squadra di media classifica, che ha bisogno di punti per raggiunger­e la salvezza. Ma con un passo in più, le cose possono cambiare? I troppi alti e bassi di Lukasz non danno sufficient­i garanzie all’allenatore, né alla dirigenza, che comunque da tempo si è mossa per valutare alternativ­e. La rosa di nomi, al momento, è molto ampia. Sono stati individuat­i profili di grande spessore, giovani, che possano fare un percorso di crescita a Bologna ma anche in grado di dare - e da subito - un contributo forte. Una scelta di questo tipo, però, coincidere­bbe con l’addio di Skorupski. L’idea di vederlo secondo portiere non ha alcun fondamento.

ALTALENA. Ma ci sono altri discorsi che vanno fatti. Quattro stagioni in rossoblù, 122 partite in tut

to (tra campionato e coppa), 198 gol subiti, Skorupski fa ormai parte del tessuto di questa società. A Bologna sta bene, la famiglia ha una dimensione, e la profession­alità di Lukasz fa il resto. Una stabilità che coincide con la parte tecnica. La titolarità di Lukasz non è mai stata in discussion­e. E anche dopo periodi di calo evidente, in cui Mihajlovic gli ha concesso qualche panchina, o dopo situazioni legate a problemi fisici, Skorupski è sempre tornato al suo posto. A 30 anni Lukasz si è guadagnato il suo spazio in A, se l’è meritato. I piccoli errori come quello visto contro la Fiorentina al Dall’Ara, però, fanno sempre crollare tutto. Da una parte questo potrebbe non scalfire il pensiero del Bologna, che rinnovereb­be il suo contratto di una stagione almeno (ora il contratto scade nel 2023). Ma dall’altra il club rossoblù potrebbe decidere di cambiare e a quel punto per Skorupski non ci sarebbe più spazio. Discorsi che potrebbero essere allungati fino ad aprile prossimo.

Il salto di qualità passa anche dal portiere: si deciderà a fine stagione

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GETTY Lukasz Skorupski, 30 anni, il portiere al Bologna dal giugno 2018

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