Charpentier: Io grato al Frosinone Qui ho ritrovato forma fisica e gol
In esclusiva l’attaccante franco-congolese che sta trascinando la squadra di Grosso «Pensavo alla doppia cifra, sono già a quota 8 quindi punto a superare bene le 10 reti. Mi ispiro a Benzema»
Dopo essersi finalmente lasciato alle spalle un periodo in cui gli infortuni non gli hanno permesso di giocare con continuità e esprimere tutto il suo potenziale, adesso tutti si stanno rendendo conto della forza e della bravura di Gabriel Charpentier. Quattordici presenze fin qui con la maglia del Frosinone per il ventiduenne attaccante franco-congolese (di cui solo sei dal primo minuto) e ben otto reti messe a segno. Di queste sette nelle ultime sette partite (in questo periodo non è andato a segno soltanto nello 0 a 0 con il Lecce ma nel turno successivo ha realizzato una doppietta contro il Pordenone subentrando a mezzora dalla fine). Il tutto per una media gol da fare invidia ai migliori cannonieri d’Europa: una rete ogni 72’.
Si aspettava un inizio stagione per lei così importante dal punto di vista personale?
«Sinceramente no. Lo scorso anno sono arrivato in prestito alla Reggina reduce dalla rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Recuperata la condizione sono stato vittima di un altro infortunio al legamento collaterale del ginocchio sinistro. Poi un problema importante al flessore. E così a gennaio la Reggina mi ha lasciato libero di trovare un’altra squadra e sono andato in prestito all’Ascoli dove comunque non ho giocato non avendo ancora superato del tutto questi problemi fisici. Una volta a Frosinone, il mio primo obiettivo è stato quello di stare bene e dimostrare quello che potevo valere. Con la giusta condizione, stanno arrivando anche prestazioni e gol».
Possiamo dire che questo è il miglior Charpentier?
«Anche ad Avellino non ero andato male con sei gol in quindici partite. Ma è chiaro che a Frosinone sto facendo ancora meglio e spero veramente di poter continuare su questa strada».
C’èungiocatorecheammirainmaniera particolare e al quale magari si ispira?
«Benzema. Un attaccante completo. Forte in ogni fondamentale».
Qual’è la sua dote migliore?
«La testa. Sono uno che non molla mai. Credo di averlo dimostrato
dopo i tanti infortuni. E non smetterò mai di lavorare per crescere ancora sotto questo profilo, ma anche dal punto di vista tecnico e fisico».
In termini di gol, ha un obiettivo per questo campionato?
«Puntavo ad arrivare in doppia cifra. Chiaro che adesso, avendo già messo a segno 8 reti e con ancora 21 partite da giocare, spero di andare ben oltre i dieci gol».
Il suo cartellino è di proprietà del Genoa (con riscatto en eventuale controriscatto) e il sogno di ogni calciatore è quello di giocare nella massima serie. Le piacerebbe che questo avvenisse con la maglia giallazzurra o quella rossoblù sulle spalle?
«Sono sincero. In questo momento nella mia testa c’è soltanto il Frosinone a cui devo tutti per aver creduto tantissimo in me».
Starà seguendo il campionato del Genoa. L’arrivo di Shevchenko in panchina risolleverà la classifica?
«Seguo il Genoa, e sono convinto che Sheva oltre che essere stato un grande giocatore è anche un ottimo tecnico. Il lavoro premierà e restituirà al club una classifica migliore».
«Il mio cartellino è del Genoa e spero che Sheva riporti la squadra più in alto Ma la mia testa è solo per la maglia gialloblù Hanno creduto in me e questo vale tanto»
«La mia purtroppo è una storia fatta di tanti infortuni Se sono qui, questo dimostra che ci ho messo tanta costanza e non mi sono mai perso d’animo»