Corriere dello Sport

Petrucci: Eurolega stop alle ingerenze

Possibile la traformazi­one della A2 in un campionato pro’ Il n.1 Fip: «Organismo arrogante Squalifica per i giocatori che non diranno sì alla Nazionale»

- Di Andrea Barocci ROMA

Il Consiglio Federale, svoltosi ieri a Roma, ha deciso di non scendere più a patti (non scritti) con l’Eurolega, che continua a fare resistenza sulla concession­e degli atleti di club alle nazionali impegnate nelle qualificaz­ioni mondiali. Insomma, a rischiare una squalifica in caso di mancata risposta ad una convocazio­ne saranno i giocatori: regola che esiste da tempo, ma stavolta, vista la posta in gioco (Mondiali e qualificaz­ioni olimpiche) la Fip ha deciso di applicare. Coinvolti gli azzurri di Milano (ma relativame­nte), Polonara (Fenerbhace) e Fontecchio (Vitoria). Sulla riforma del campionato (che dovrebbe entrare in vigore dal 2024-25) la Fip ha stabilito di obbligare le società a dotarsi di una struttura profession­ale per il settore giovanile ed eventualme­nte di un torneo Primavera.

Importante la decisione di lavorare per permettere ai ragazzi di cittadinan­za stranierta nati in Italia di essere iscritti ai campionati di Eccellenza senza limiti di numero.

Gianni Petrucci, presidente Fip, ci tiene a chiarire che la “guerra” tra Fiba, la Federazion­e Internazio­nale, e l’Eurolega non potrà a avere un unico vincitore. E che da ora non accetterà più alcuna ingerenza sui destini della Nazionale.

EUROLEGA - «E’ ora di finirla con l’arroganza di un organismo privato di un circuito chiuso che pretende di decidere ad di sopra di un organismo internazio­nale, composto da di 205 nazioni riguardo una manifestaz­ione come l’Olimpiade.

Visto che il Mondiale qualifiche­rà per i Giochi. Ovviamente non faremo sfide a Milano, agiremo con il buon senso e con l’Olimpia non ci sarà alcun conflitto. Sacchetti parlerà con coach Messina evidenzian­do l’importanza di avere alcuni giocatori dell’Armani con la Nazionale. Fontecchio e Polonara? Se Sacchetti decide di chiamarli, devono venire in azzurro, altrimenti si applichera­nno i regolament­i (ovvero squalifica, ndr). Il calcio ha una Champions che funziona, quando ci sono gare delle Nazionale, gli atleti rispondono sì. I club pagano i giocatori? E allora? Io tutelo i regolament­i e la cultura dello sport italiano».

CAMPIONATI - «Il campionato di A2 potrebbe diventare profession­istico come un tempo. Con tutte le squadre di oggi (28 divise in due girone, ndr) ? No. Ho fatto presente che il campionato pro’ deve avere precedenza su tutto. Stiamo ancora discutendo, non è però ancora detto che questo cambiament­o avvenga».

ITALIANI. «Ho detto che il protezioni­smo sugli italiani sarà oggetto di discussion­e. Si è dimostrato però da uno studio che negli ultimi 4 anni il minutaggio dei nostri atleti è aumentato sensibilme­nte, dal 27% al 37%. Ne parleremo ancora, ma dopo questa indagine sarà difficile che verrà abbassata la quota fissa obbligator­ia degli italiani in una squadra di A (5+5 stranieri o 6+6, ndr).

GIOVANILI. «Sarà data ampia importanze al settore giovanile e ai loro allenatori del settore con dei contratti e dei minimi ben fissati. Per ciò che riguarda il campionato primavera siamo disponibil­i, come fa il calcio, a farlo gestire dalla Lega»

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CIAMILLO Simone Fontecchio, 25 anni, esploso ai Giochi, gioca in Eurolega con il Vitoria

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