A Bergamo vince la neve L’Atalanta ci riprova oggi
Decisiva la volontà delle squadre di non voler scendere in campo. I nerazzurri hanno chiesto di giocare questa sera, l’Uefa però ha imposto l’orario delle 16.30 Ma si è continuato a discutere
Tutta colpa della neve. Così, il destino europeo dell’Atalanta si deciderà soltanto oggi (alle 16.30?). La decisiva sfida con il Villarreal, infatti (ma dopo il pareggio dello Young Boys, Gasperini è sicuro almeno dell’Europa League) ieri sera non si è giocata ed è stata rinviata ad oggi, con orario fissato solo nella notte, dopo lunghe discussioni. La decisione è stata presa alle 21.15, pochi minuti prima del nuovo fischio d’inizio, spostato alle 21.20 per provare a rendere più agevole il terreno di gioco. Solo che la situazione non migliorava, così l’Uefa e l’arbitro Taylor si sono dovuti arrendere davanti al rifiuto di giocare delle squadre (sono stati gli allenatori a comunicarlo al direttore di gara), ordinando lo slittamento. Volendo, la beffa è stata che una mezz’oretta dopo le condizioni sono effettivamente migliorate: la neve è diventata più acquosa, senza più attaccarsi al terreno, cominciando invece a sciogliere quella che si era depositata. Chissà, forse con il senno di poi si poteva iniziare e vedere come evolveva. Ma le squadre, come già sottolineato, sono state ferme sulle loro posizioni: la loro idea è sempre stata che non si potesse giocare, tutt'al più sarebbero scese in campo con la certezza che, una volta cominciata la gara, si dovesse anche concludere. Quel genere di sicurezza però, in quel momento, non c’era.
IRREMOVIBILE. Peraltro, Atalanta e
Villarreal erano concordi anche su un’altra decisione: l’orario del rinvio. Entrambe avrebbero preferito giocare la sera. «Per venire incontro alle esigenze dei tifosi, che vengono allo stadio e che pagano il biglietto», ha spiegato il dg atalantino Marino. Impossibile, infatti, per chi lavora presentarsi al Gewiss di pomeriggio… L’Uefa, invece, dopo aver fissato il fischio d’inizio alle 16,30, per evitare sovrapposizioni con Europa e Conference League è tornata sui suoi passi, aprendo il tavolo delle discussioni con i club, che si è protratto fino a tarda sera.
FISCHI. Tornando alla cronaca della serata, il segnale che non si sarebbe giocato lo hanno dato i giocatori del Villarreal, che sono usciti sul campo (molto dei quali in ciabatte…) per andare a salutare lo sparuto gruppo di tifosi spagnoli assiepati nel loro spicchio di stadio. Forse anche per scaldarsi si sono messi a saltare e ballare, accendendo pure qualche fumogeno. A quel punto, tutto lo stadio ha capito. Solo che non l’hanno presa altrettanto bene
gli ultras dell’Atalanta: appena gli altoparlanti hanno diffuso l’annuncio ufficiale, infatti, hanno sonoramente contestato e fischiato la decisione.
TENTATIVI INUTILI. L’Uefa, come già sottolineato, ha fatto di tutto per giocare, nonostante il parere contrario delle squadre. Il problema è che nel momento in cui gli spalatori rimuovevano la neve depositata, quella che continuava a cadere impiegava pochi minuti per tornare a coprire il campo. Inutili
anche i vari passaggi della macchina per tracciare le linee del campo, ovviamente in rosso. Anch’esse, infatti, diventavano rapidamente indistinguibili. «L'arbitro ha provato a farla giocare, voleva vedere l'evoluzione del meteo - ha raccontato Marino - abbiamo provato a pulire il campo ma la neve lo rendeva impraticabile. Taylor è stato intelligente a coinvolgere gli allenatori, comprendendo che non c'erano le condizioni per la sicurezza dei calciatori e del pubblico».
SITUAZIONE PRECIPITATA. La neve era prevista da giorni, ma non con questa intensità e consistenza. Fino al tardo pomeriggio era stata soprattutto mista ad acqua e quindi non aveva attaccato nemmeno per le strade. Insomma, c’era la convinzione che la gara si sarebbe giocata regolarmente. Invece, una volta sollevati i teloni al Gewiss Stadium la situazione è precipitata. La speranza si è riaccesa nel momento in cui sono intervenuti gli spalatori, ma inutilmente.