Ma Federico sarà riscattato La promessa oltre l’obbligo
L’attaccante non tornerà alla Fiorentina Per la Juve è uno dei perni del progetto Già saltate due delle condizioni Anche senza Champions, però, l’acquisto verrà perfezionato per una cifra totale di 60 milioni
Juventino al 100%. L’infortunio non cambia il futuro di Chiesa: il riscatto si farà. La botta della rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro è stata enorme, perché la Juve e la Nazionale perdono un giocatore fondamentale e perché, almeno sulla carta, la fine anticipata della stagione avrebbe potuto mettere a rischio l’acquisto a titolo definitivo da parte dei bianconeri al termine di questa stagione. Spieghiamo: Federico è stato acquistato dalla Juve il 5 ottobre 2020, nel mercato estivo protrattosi fino in autunno a causa della pandemia, in prestito biennale dalla Fiorentina per complessivi 10 milioni. Una prima tranche di 3 milioni per la stagione 2020/21, vissuta tra l’altro da protagonista dal giocatore, e una seconda da 7 milioni relativa a quella in corso. L’accordo tra bianconeri e viola prevede anche l’obbligo di riscatto da parte della Juve al termine dell’attuale stagione «al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della stagione 2021/2022».
TRE CONDIZIONI. E qui sta il punto. L’obbligo di acquisto scatterà se si verificherà una di queste condizioni: il piazzamento della squadra di Allegri nelle prime quattro posizioni; che Chiesa disputi almeno il 60% delle partite ufficiali della Juve (restando in campo almeno trenta minuti); che Chiesa realizzi almeno 10 gol in stagione in tutte le competizioni. Con l’infortunio, due delle tre opzioni sono già saltate. Federico chiude infatti, suo malgrado, con grande anticipo la sua seconda stagione bianconera con 18 presenze (14 in campionato e 4 in Champions League) e 4 gol (2 in A e 2 in Europa).
Resta soltanto una condizione possibile da concretizzare: la qualificazione alla prossima Champions, che poi, visto il trend di risultati, è diventato l’obiettivo principale. Nel caso i bianconeri fallissero il traguardo, che l’ad Arrivabene ha definito «un must», e quindi imprescindibile, il riscatto potrebbe tornare in discussione. La Juve avrebbe infatti soltanto «la facoltà» non «l’obbligo» dell’acquisto definitivo, per il quale dovrebbe corrispondere 40 milioni alla Fiorentina, più ulteriori 10 milioni potenziali di bonus al raggiungimento di ulteriori obiettivi, personali e di squadra. L’affare ammonterebbe così complessivamente a 60 milioni.
SI FARÀ. Dubbi? Sì, sulla carta. No, nella realtà. Lo stop forzato e lunghissimo per infortunio non cambierà infatti le convinzioni della Juventus, che intende fare di Chiesa uno dei punti fermi del rinnovamento e del nuovo ciclo, che sta vedendo la luce con grande fatica, e che aveva in animo di riscattarlo comunque, a prescindere dagli eventi. Federico infatti risponde perfettamente alle linee guida che da un paio di stagioni ispirano il mercato e che sono state rafforzate dal nuovo tandem dirigenziale Arrivabene-Cherubini. Si punta sui giovani, preferibilmente italiani, di grande talento, pronti a diventare il futuro della squadra. Tanto che, la scorsa estate, la società ha rifiutato gli 80 milioni offerti dal Bayern Monaco. Chiesa ha già fatto il salto di qualità ed è pronto a diventare uno dei leader della Juve che verrà. Il club bianconero, quindi, lo riscatterà, con o senza il verificarsi delle condizioni previste dall’accordo con la Fiorentina. E Fede sarà juventino al 100%.
Il club ha rifiutato nel mercato estivo una maxi-offerta arrivata dal Bayern