Il ritorno di Calhanoglu Rebus Dzeko-Sanchez
Doppio play con Brozovic, tante soluzioni in più E Inzagni riflette sul partner giusto per Lautaro
Il ritorno di Calhanoglu a centrocampo e un nodo da sciogliere in attacco, tra Dzeko, comunque favorito, e un Sanchez in condizioni fisiche smaglianti. Ecco come l’Inter si affaccia alla Supercoppa di domani sera contro la Juventus. Con la Lazio, i nerazzurri hanno mostrato solidità e soprattuto pazienza nel inseguire e poi trovare il modo con cui abbattere il muro avversario. In fase di costruzione, però, c’è stata più difficoltà rispetto al solito: il pallone scorreva in maniera meno fluida e meno rapide, e le trame di gioco spesso sono risultate troppo scontate. Insomma, la mancanza di Calhanoglu si è avvertita eccome. Una bella differenza rispetto a inizio stagione, quando la presenza del turco non faceva la differenza. Ma da allora la situazione si è completamente ribaltato. Nel momento in cui l’ex-Milan si è sbloccato, beneficiando anche degli accorgimenti tattici di Inzaghi, che lo ha affiancato in regia a Brozovic, il suo rendimento e decollato, insieme alla qualità della manovra della squadra.
NUMERI ECCELLENTI. Ora Calhanoglu è un elemento cardine nell’impianto nerazzurro: offre soluzioni, imprevedibilità e rapidità, grazie alla capacità di giocare ad un tocco. Peraltro, i primi segnali di ripresa, il turco, li aveva dati proprio nel match di campionato con la Juventus. Non a caso, il gol del vantaggio era nato da una delle sue “cicloniche” conclusioni, finita sul palo e poi ribattuta in rete da Dzeko. In più, aveva aggiunto una prova di sostanza, di quantità più che di qualità. Per la seconda è stato necessario aspettare qualche settimana in più. Ma l’attesa è servita, tanto che il Calhanoglu di oggi è un centrocampista da 6 reti in un solo girone, conditi da ben 8 assist, tra cui i suoi micidiali calci d’angolo.
QUESTIONE DI FISICO. A proposito, tra coloro che hanno beneficiato delle doti balistiche dell'ex-Milan c’è proprio il Dzeko. Il bosniaco, rientrato dalle vacanze con il Covid, ha smaltito rapidamente il virus. Contro la Lazio era in panchina, per poi entrare nel finale. Certo ha fatto fatica a carburare, avendo un solo allenamento nelle gambe. E domani sera, evidentemente, non potrà aver già riguadagnato la brillantezza. Tuttavia, risulta difficile pensare che Inzaghi possa fare a meno della sua stazza. Al centro della difesa bianconera, infatti, ci sarà innanzitutto Chiellini,e al suo fianco potrebbe esserci Bonucci, qualora dovesse recuperare. Uno come Dzeko, insomma, è l’unico in grado di far sentire il fisico e di non farsi sovrastare. Del resto, in certe situazioni di gioco, anche una semplice spizzata può fare la differenza. E allora Sanchez, certamente in condizioni atletiche eccellenti, può diventare la carta da giocare in corsa, come è spesso capitato. Da un lato può servire per il palleggio e per il possesso palla. Dall’altro ha le doti per inventarsi la giocata che fa saltare anche il sistema difensivo più rodato.
Edin non è ancora al top della forma ma contro Chiellini resta una garanzia
GUARITO. Per concludere, la buona notizia è che, dopo Dzeko e Satriano, anche Cordaz si è negativizzato. A questo punto, potrà anche accomodarsi in panchina domani sera.