Sergio Oliveira l’ultimo step è la formula
La trattativa è alla stretta finale: il Porto pone condizioni per il riscatto o più soldi per il prestito
Non è ancora finita ma quasi. Sergio Oliveira ha già preparato il trolley e nei prossimi giorni, o forse già nelle prossime ore, si imbarcherà per Roma. Mourinho, senza nominarlo, ne ha tracciato chiaramente l’identikit domenica sera, dopo la partita con la Juventus, vidimando l’operazione che aveva caldeggiato. Emerge a questo proposito un retroscena: Roma e Inter stavano intavolando tra Natale e Capodanno lo scambio tra Gonzalo Villar, ancora a zero minuti in campionato, e Matias Vecino, scontento con Simone Inzaghi. Ma non se n’è fatto nulla, sia perché Tiago Pinto avrebbe voluto del denaro a conguaglio sia perché Mourinho preferiva puntare su un centrocampista che conosce bene, «che possa aggiungere personalità a una squadra fragile».
CONTATTI. Sulla tempistica dell’affare, l’allenatore ha indicato «questa settimana». Ed è assai probabile che Sergio Oliveira riesca a debuttare già domenica contro il Cagliari, al posto dello squalificato Cristante. Ma la trattativa non è stata chiusa perché il Porto, proprietario del cartellino, non è disposto a lasciar partire il giocatore a prezzi di saldo. Vuole cioè porre delle condizioni attraverso le quali il trasferimento possa diventare definitivo. Jorge Mendes, procuratore di Mourinho e Sergio Oliveira e regista della trattativa, sta cercando di mettere tutti d’accordo in tempi rapidi. Ballano però tanti soldi per un atleta che a giugno compirà 30 anni e ha un contratto già lungo (2025). I Friedkin preferirebbero non investire molto denaro per calciatori di questa classe di età: vanno bene 40 milioni per Abraham, che non si svaluterà nel corso degli anni, ma non 15-18 per Sergio Oliveira, che ha già superato la metà della carriera.
SFORZO. Ad ogni modo la Roma conta di arrivare all’obiettivo. Una soluzione può essere subordinare l’obbligo di riscatto a un numero alto di presenze oppure alzare l’offerta del prestito oneroso (ora ferma a 1,5 milioni) senza vincolarsi per il futuro. Ma è evidente che ancora le società non siano arrivate alla stretta di mano. Altrimenti già ieri sera Sergio Oliveira sarebbe partito. Ai compagni già dopo la sfida di sabato contro l’Estoril, che ha osservato dalla panchina, ha comunicato l’imminente addio, meno sgradito a Sergio Conceiçao di quanto si possa credere. Siamo dunque al rush finale. Ogni giorno è buono per la firma, dopo l’accordo già raggiunto da tempo con il calciatore: Sergio Oliveira avrebbe accettato il trasferimento alla Roma già l’estate scorsa ma all’epoca la distanza economica tra domanda e offerta era incolmabile.
L’operazione è stata griffata da Mourinho La Roma ha detto no a Vecino per Villar
Il portoghese sarà probabilmente titolare già domenica contro il Cagliari
RILANCIO. Dopo una prima parte di stagione molto deludente, Sergio Oliveira conta di ripartire di slancio proprio in Italia. La sua involuzione è apparsa strana anche ai media portoghesi: dopo essere stato il leader tecnico del Porto, e una presenza fissa nel gruppo della nazionale, il nostro è quasi uscito di scena nonostante condizioni fisiche apparentemente buone. Mourinho è convinto che sotto la sua gestione saprà rinvigorirne le qualità.
PARTENZE. Nel mercato della Roma, intanto, Tiago Pinto lavora anche sulle cessioni. Tutte in prestito, ahi lui. Tre i nomi caldi: Villar, sfumata l’ipotesi Inter, non è interessato alla Sampdoria e valuta proposte in Spagna, tra Valencia e Celta Vigo; Calafiori andrà in prestito secco al Cagliari quando la società avrà chiari i tempi di recupero di Spinazzola; Reynolds, ormai finito ai margini della rosa, è vicino all’Anderlecht. I giovanissimi invece potrebbero rimanere tutti: per Bove e Zalewski soprattutto la Roma pensa di rimandare a giugno eventuali prestiti.