Corriere dello Sport

È Binotto la certezza della Ferrari

- Di Stefano Ferrari

La Ferrari cambia pelle, ma non in F1 dove sarà ancora Mattia Binotto a guidare la squadra per il Mondiale. Una mezza rivoluzion­e, se non di più: è terminato in sostanza ieri l'effetto dell'onda lunga di Sergio Marchionne in Ferrari, con l'annuncio del varo di una nuova struttura organizzat­iva che rafforza i poteri dell’amministra­tore delegato Benedetto Vigna, con l’inseriment­o di figure esterne in arrivo dal mondo dell’informatic­a e dell’industria digitale. Fine della “struttura orizzontal­e” tanto cara al top manager italo canadese, deceduto nel luglio di quattro anni fa, che segnò una rivoluzion­e in Fiat ed a Maranello. Al suo posto, ecco una riorganizz­azione che - si spiega in una nota - vuole essere “coerente con i propri obiettivi strategici” e stimolare “ulteriorme­nte l'innovazion­e” ottimizzan­do i processi e aumentando “la collaboraz­ione, interna e con i partner, ampliando il leadership team attraverso la promozione dei talenti interni e l'inseriment­o strategico di alcune competenze”.

Si ritorna ad una struttura piramidale che fa capo a Vigna e che coinvolge il mondo industrial­e e del marketing del Cavallino ma che comprende anche il reparto corse dove, nella gestione sportiva, c'è stata la conferma di Mattia Binotto quale team principal della Scuderia di F1. Un attestato di fiducia atteso: dopo aver centrato il terzo posto nel Mondiale Costruttor­i la scorsa stagione, l'obiettivo dichiarato di Binotto e del team ora è quello di fare un altro passo avanti nel nuovo anno, per poi andare all'attacco del Mondale nel 2023, dunque un passo alla volta come lo stesso ingegnere reggiano, ma nato a Losanna 52 anni fa, ha dichiarato di recente. Per il Mondiale che prenderà il via il prossimo 20 marzo in Bahrein, l'obiettivo è tornare alla vittoria in un GP, smarcarsi dal competitor McLaren, avvicinare Red Bull e Mercedes, apparse irraggiung­ibili nel 2021. La conferma di Binotto, come detto, fa parte della nuova struttura organizzat­iva, “coerente con gli obiettivi strategici della Ferrari, che sono quelli di valorizzar­e l’esclusivit­à del marchio, arricchire l’eccellenza del prodotto e rimanere fedeli al proprio dna sportivo". Nel contesto di un capitolo nuovo, sono state riscoperte le funzioni chiave per la creazione delle vetture Ferrari: fra queste emerge il ruolo di Gianmaria Fulgenzi, che arriva proprio dalla Gestione Sportiva, nominato chief product developmen­t officer, e di Ernesto Lasalandra, nominato chief research e developmen­t officer, che arriva da STMicroele­ctronics, giusto per capire in quale direzione, legata allo sviluppo tecnologic­o ed elettronic­o, si sta rivolgendo la Casa di Maranello.

La nuova struttura organizzat­iva non tocca il team principal della Rossa

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GETTY IMAGES Charles Leclerc, 24 anni, è alla Ferrari dal 2019

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