Corriere dello Sport

Sollievo Teodosic Ma ora c’è un caso

Baraldi, a.d. Virtus, sugli adesivi dove è scivolato Milos: «In Eurolega non ci sono. E in NBA...»

- Di Luca Muleo BOLOGNA

Non solo i tifosi della Virtus, ma tutti gli amanti del basket hanno tirato un sospiro di sollievo dopo aver mischiato sacro e profano, votandosi ognuno al proprio santo. Il ginocchio di Milos Teodosic ha retto al movimento innaturale della gamba sinistra negli ultimi secondi della partita vinta due sere fa alla Unipol Arena contro Reggio Emilia: gli esami hanno escluso lesioni ed evidenziat­o un «trauma in iper estensione al ginocchio sinistro» che ha causato «un edema osseo post-contusivo al piatto tibiale esterno».

Il fuoriclass­e serbo sarà comunque costretto a uno stop di una ventina di giorni, ma presto potrà tornare a mostrare le sue magie in campo, non appena il versamento si sarà assorbito. Quasi nulla rispetto a quanto temuto dopo averlo visto uscire in braccio ai compagni di squadra.

L’ obiettivo è quello di rientrare ai primi di febbraio tra la partita con Varese e l'importante sfida con il Valencia, per arrivare poi in buone condizioni di forma alla

Coppa Italia.

NICO. Per la Segafredo in perenne emergenza resta in questi giorni un grosso problema in più, con Weems positivo al Covid, Cordinier appena recuperato e ancora lontano dalla forma migliore, Hervey atteso al rientro tra una ventina di giorni. Per fortuna però si avvicina il momento di Nico Mannion, che sembra già pronto per tornare in campo: si vedrà se già domani in Eurocup contro i francesi di Bourg en Bresse o sabato con Treviso.

Senza potersi caricare di troppa responsabi­lità, e chiarament­e con tutto il terreno da recuperare sul piano atletico per uno che dopo le Olimpiadi ha giocato solo 8 gare tra Italia ed Europa, con non tanto minutaggio, ed è reduce dai diversi guai fisici, l'ultimo alla schiena, la stellina bianconera può finalmente accelerare i tempi per prendersi quel posto da protagonis­ta che il club gli chiede di occupare. A maggior ragione ora. Anche perché il mercato non è un'opzione.

BARALDI. «Non ce n'è bisogno e poi Teodosic è assieme a Belinelli il nostro insostitui­bile - interpreta il pensiero di tutti gli sportivi che hanno trepidato per la sorte del fuoriclass­e serbo, l'amministra­tore delegato bianconero Luca Baraldi - Ho letto sui social tante attestazio­ni di stima anche dai tifosi della Fortitudo, è stata una cosa molto bella e li ringrazio, gli fa onore».

ADESIVI. Appassiona­ti e addetti ai lavori sono compatti in queste ore anche sul tema del potenziale rischio rappresent­ato dagli adesivi pubblicita­ri sul parquet, un'altra volta nel mirino. La gamba di Teodosic si allarga in modo innaturale proprio sopra a uno di loro. «Non ci sono certezze nè prove - dice Baraldi - ma è chiaro che

se in Eurolega non ci sono, se in NBA sono applicati con tecniche consolidat­e e antiscivol­o, e se per la seconda volta abbiamo pagato un infortunio sopra a un adesivo, qualche domanda ce la facciamo».

L'ad si riferisce all'infortunio capitato in Supercoppa a Udoh, sempre alla Unipol Arena, dopo il quale coach Sergio Scariolo aveva ricordato che in NBA i parquet sono "puliti". «Seguiamo questa

idea del nostro allenatore, bisogna trovare forme per valorizzar­e i brand fuori dal campo e togliere ogni dubbio». All'epoca anche Gigi Datome aveva sollevato la questione. L'ultimo ieri è stato Bostjan Nachbar, ex Treviso, che così come aveva fatto lo stesso Datome si è chiesto «quanti altri giocatori devono farsi male prima che tutti gli adesivi siano rimossi?».

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CIAMILLO Milos Teodisic, 34 anni, stella della Virtus

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