Nocovid e novax
Caro Post, caro Cucci, nel 1968, quando il mondo accarezzava l’utopia, che però si intrecciava con il crimine del terrorismo, usciva il capolavoro di Stanley Kubrick “2001: Odissea nello Spazio”. Nel calcio, invece, le sirene di Ulisse sono convertite in oro, e ciò rievoca la storia del monolito nero del film di Kubrick. Lungo circa tre milioni di anni il monolito non riesce a rivelare la sua vera natura. Come del resto l’oro fra gli uomini. Nè armi, tecnologia e computer potranno sconfiggerne il misterioso potere, che, come il monolito del nostro film, acquista un fascino che seduce gli uomini con il mito dell’eterno ritorno dello Zarathustra. Alcuni, nel Napoli, fra cui l’ultimo è Lorenzo, non hannofattotropparesistenza,al contrario dei personaggi di film come quello che abbiamo evocato, al potere seduttore del denaro. Tuttavia, in chiave interpretativa, l’oro corrompe l’animo umano, e, ancorché consentire agli uomini di rinascere, ne avvicina la fine: una conclusione della vicenda umana senza possibilità di salvezza.
Raffaele Sgueglia, Vitulazio (CE) - gmail.com
CaroCucci,sonoancheiotrivaccinato, ma pentito dopo aver effettuato ricerche fra documenti di riviste scientifiche e dati certificati da organizzazioni tipo OMS, ISS, AIFA, AIMA ed altro, confrontandoliconl’informazione nostrana dei mass media. Ne hodedottocheforsevalelapena rischiare il Covid anziché la sperimentazione di un siero. Ha perfettamente ragione, affermando che nulla è peggio dell’ignoranza, e per colmare la mia sarei curioso di conoscere le sue fonti informative. Meglio i confronti che una oligarchia.
Renato Colicchio
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