Corriere dello Sport

Allegri: Juve devi sventare il “ciclo Inter”

«Sono più forti: dobbiamo mettere loro i bastoni tra le ruote. Per farlo ci serve un equilibrio totale» 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

- Di Filippo Bonsignore

Alla ricerca dell’equilibrio perduto. «Saremo una squadra forte quando riusciremo ad avere un equilibrio che nessun evento, negativo o positivo, possa spostare» ammonisce Massimilia­no Allegri. Finora non è stato così, ne è perfettame­nte consapevol­e il tecnico della Juve. Il cammino della sua squadra è stato pieno di ostacoli e problemi, di impennate e di (troppe) cadute. Si è viaggiato su un equilibrio decisament­e precario, insomma, ma adesso bisogna trovare quella continuità di risultati che è l’unico mezzo per tornare in alto e raggiunger­e almeno il quarto posto. «Dentro la Juve deve regnare l’equilibrio - ribadisce -, abbiamo diversi giovani che possono crescere soltanto con l’esperienza, nella gestione della partita, nel capire i momenti». Allegri comunque non è pentito di essere tornato in bianconero: «Sono assolutame­nte contento della scelta che fatto, sapendo che ci vorrà un po’ di tempo per tornare ad essere protagonis­ti in assoluto, ma sono cicli. E’ una sfida da vincere e per farlo bisogna costruire pezzetto dopo pezzetto».

PRIMO TROFEO. Un mattone importante potrebbe arrivare già stasera, alzando la Supercoppa, il primo trofeo della stagione. Allegri torna in panchina dopo la squalifica che gli ha impedito di guidare la squadra a Roma e, consideran­do l’exploit in rimonta dell’Olimpico, ci scherza su: «In tribuna ero molto più sereno, il calcio sembra già rallentato. Ho pensato di non andare neanche a San Siro in panchina per superstizi­one…». Ci sarà, Max, naturalmen­te, che vincendo diventereb­be il tecnico con più successi nella manifestaz­ione, raggiungen­do a quota quattro Lippi e Capello. La Juve stavolta non parte favorita nel confronto con l’Inter, cui è stato vicino prima di prendere la strada del ritorno a Torino («Marotta l’ho sentito, ho un ottimo rapporto con tutti i dirigenti con cui ho lavorato»). «Non so se i nerazzurri apriranno un ciclo, ma noi dovremo essere bravi a mettere loro i bastoni tra le ruote - spiega l’allenatore bianconero -. Nella gara secca, come stavolta, tutto può succedere; su 38 partite, invece, viene fuori la squadra più forte e l’Inter lo è. Noi quest’anno dobbiamo cercare di raggiunger­e chi ci è davanti e poi dall’anno prossimo vedremo di essere bravi ad accorciare i tempi per tornare a lottare per lo scudetto».

RIBALTATO. Dopo un decennio, quindi, il mondo si è ribaltato: sono i bianconeri ad inseguire e chissà quanto ci vorrà per colmare il divario che si è creato con i campioni d’Italia. Allegri intanto confida nel colpaccio stasera per dare un senso alla stagione ma avverte: «Qualsiasi sarà il risultato, non dovrà intaccare il nostro percorso. Dobbiamo giocare con entusiasmo, voglia e intelligen­za, senza fretta, facendo una bella partita tecnicamen­te e fisicament­e». Il quadro è tutt’altro che roseo, perchè i bianconeri arrivano a San Siro con tante assenze, tra squalifich­e e infortuni, tra cui lo choc Chiesa. «Federico era in un momento bello, sereno, dispiace per lui e per il calcio italiano - riflette Allegri -. Ma è giovane e ha tempo per riprenders­i e fare una grande carriera. Sono sicuro che ci avrebbe dato una grande mano nella seconda parte della stagione. Per ovviare a questa assenza, dovremo fare tutti qualcosa in più». Il messaggio è chiaro: non basta il livello mantenuto finora, ma serve andare oltre e superare anche gli scherzi del destino che hanno colpito il miglior giocatore della rosa. Bisogna dare e fare di più per tornare ad essere la Juve, per cancellare il gap dall’Inter e vincere.

«Saremo forti quando riusciremo a gestire ogni evento, positivo o negativo, in partita»

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