Juve, il mercato non è più un tabù
L’amministratore delegato non esclude un innesto dopo l’infortunio di Chiesa Arrivabene: «La nostra ricetta è carattere e voglia di vincere ma valuteremo. E Dybala capisca che cosa significa il numero 10»
La legge di Arrivabene. «Carattere, grinta e voglia di vincere»: ecco le qualità del nuovo corso della Juve. Su queste caratteristiche si deve basare il ciclo bianconero che sta decollando con più difficoltà del previsto; queste qualità devono mostrare i protagonisti in bianconero. L’amministratore delegato posa le pietre del presente e del futuro in un passaggio non casuale della stagione. C’è il mercato aperto, c’è una rincorsa alle prime quattro posizioni della classifica che è fondamentale portare al traguardo per l’aspetto sportivo ma anche per non pregiudicare ulteriormente i conti del club. C’è la necessità di fare risultati e di tornare ad essere la Juve, insomma.
Maurizio Arrivabene parla chiaro, partendo dal tema del rinnovo del contratto di Dybala che ritarda ad arrivare. Sembrava tutto fatto e, invece, tutto è stato rimandato a febbraio, dopo la chiusura della sessione invernale, quando comunque si dovrebbe arrivare al traguardo, anche se la società potrebbe rivedere i parametri dell’offerta alla Joya. «Un nuovo confronto con lui? Io non mi confronto con nessuno, dico ciò che penso - spiega il dirigente juventino pochi minuti prima della Supercoppa -. Quello che ho detto per Dybala vale per qualsiasi giocatore della Juve: voglio vedere carattere, grinta e voglia di vincere. Poi chi porta il 10 della Juve sulla schiena deve rendersi conto del peso che ha per noi. L'appello non è rivolto solo a lui, ma a tutti quanti».
MERCATO. Il messaggio alla truppa è fin troppo chiaro, quindi. E poi c’è il mercato. Quella di ieri sera è stata la prima di tante partite senza Chiesa per la Juve. Un’assenza decisamente pesante che potrebbe costringere i bianconeri ad intervenire in questo mese di trattative per sostituire Federico. Nonostante il quadro economico non sia dei migliori, Arrivabene lascia comunque la porta aperta ad un innesto: «Noi di grandi campioni ne abbiamo: Morata, Kaio Jorge, Dybala, Kean, Kulusevski. In questo momento ci aspettiamo il meglio da chi abbiamo e poi faremo le nostre valutazioni». Fiducia e più responsabilità a chi c’è, insomma, ma anche riflessioni in corso, nel caso si manifestasse un’opportunità interessante. L
’ad juventino ha chiuso anche il caso Szczesny, in panchina a San Siro perché alle prese con le regole sulle vaccinazioni: «C’è la tendenza a far diventare le buone notizie cattive. Szczesny è vaccinato e con lui abbiamo completato il ciclo di tutti i giocatori. Non sta facendo altro che seguire il protocollo. Per la Juventus la parola d’ordine è vaccinarsi».
VERSO L’UDINESE. Il portiere polacco potrà tornare tra i pali sabato in campionato contro l’Udinese, per il quale Allegri ritroverà due pedine fondamentali che permetteranno di porre freno all’emergenza di Supercoppa: Cuadrado e De Ligt, squalificati contro l’Inter, saranno di nuovo titolari contro i friulani. Il dubbio riguarda Bonucci, convocato per la sfida di ieri ma non ancora pronto dopo l’infortunio muscolare e quindi in panchina. Così come Danilo, reduce da un lungo stop, che è di nuovo in gruppo ma non ancora in condizione di giocare.