Andriy ai titoli di coda, c’è Labbadia
Luci a San Siro per Andriy Shevchenko (covid permettendo visto che soltanto in mattinata dopo l’esito degli ultimi tamponi si saprà se l’ucraino potrà essere in panchina questa sera) ma la sfida di Coppa Italia con il Milan potrebbe essere forse l’ultima sulla panchina del Grifone. C'è anche un'altra possibilità, infatti non è escluso che resti ancora fino alla trasferta di lunedì sera a Firenze. Ricapitolando, dopo la pesantissima sconfitta casalinga di domenica con lo Spezia sono iniziate le riflessioni sull’ex ct dell’Ucraina con la dirigenza del Genoa che ha ragionato sulle soluzioni da concretizzare per conquistare una salvezza in serie A che oggi sembra lontanissima. E del resto i numeri di Sheva (tre punti in nove partite) sono difficilissimi da digerire per una squadra che puntava al rilancio con il suo arrivo in panchina, Ci sono tanti alibi (calendario difficilissimo e infermeria piena per diverse settimane) ma quanto raccolto dal suo ingaggio a novembre è davvero troppo poco e al Grifone serve immediatamente una sterzata per sperare ancora nel traguardo della permanenza in serie A.
Cosi si guarda all’estero per il possibile sostituto di Sheva, scendono infatti le quotazioni di Rolando Maran e Davide Ballardini che sono ancora legati contrattualmente al club rossoblù. Il general manager Johannes Spors infatti avrebbe sondato l'ungherese Pal Dardai ma soprattutto il primo della lista sarebbe l'italo-tedesco Bruno Labbadia. Quest’ultimo è diventato l’obiettivo numero uno e tutto potrebbe accadere. Ci sono più scenari da tenere in considerazione, anche quello di vedere l’ex ala destra del Bayern Monaco già in panchina a Firenze. Tra le voci c’era anche quella di un sondaggio per Rudi Garcia e sarebbe stato un ritorno in Italia per il tecnico francese ma al momento l’uomo mercato del Grifone ha puntato forte su Labbadia. Bayer Leverkusen, Amburgo, Stoccarda, Wolfsburg ed Hertha Berlino (nella passata stagione) le sue esperienze in panchina: specializzato in salvezze, parla molto bene l’italiano e come modulo predilige il 4-2-31. Sarebbe dunque lui il candidato principale e sarebbe il terzo allenatore di questa complicatissima annata rossoblù. Resta però il lungo contratto che lega Sheva al Genoa: un triennale da 2,5 all’anno, e il tecnico vorrebbe avere ancora una chance per provare a far ripartire il Grifone. Dunque da escludere per ora la possibilità che possa dimettersi, ma il suo destino sembrerebbe segnato con Labbadia sempre più vicino al Genoa. Nel mezzo stasera il ritorno a San Siro contro il Milan, un bivio per Sheva anche se la sua avventura rossoblù sembra ai titoli di coda.
L’ex ct dell’Ucraina è legato ai Grifoni da un triennale da 2,5 all’anno