Corriere dello Sport

Ansia Raiola ricoverato al S. Raffaele

Per tutta la giornata si sono rincorse voci, poi smentite, sulle condizioni di salute dell’agente Il chiariment­o sul profilo Twitter «Controlli medici programmat­i È stata necessaria l’anestesia»

- Di Andrea Ramazzotti MILANO ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Mino Raiola ieri ha fatto notizia, suo malgrado, non per una delle tante operazioni di mercato che ha concluso nella sua brillante carriera. Il noto procurator­e italo-olandese ha tenuto e sta tenendo con il fiato sospeso i suoi assistiti, tanti dirigenti che con lui hanno fatto affari e gli appassiona­ti di calcio per un intervento chirurgico al quale si è sottoposto al San Raffaele di Milano, ospedale dove resta sotto osservazio­ne. La notizia è filtrata da fonti vicine alla struttura milanese, senza ulteriori dettagli e per questo, per ore, complici i social che hanno sparano sentenze senza sapere cosa in realtà stesse accadendo, la vita di Raiola è sembrata appesa a un filo: c'era chi parlava di operazione d'urgenza, chi di condizioni gravi, chi addirittur­a arrivata ad augurare il peggio, dipingendo il cinquantaq­uattrenne di Nocera Inferiore come il male del calcio. Pazzesco, ma vero.

Con il portoghese Mendes e l’inglese Barnett è ritenuto tra i più influenti

COMUNICATO. Pochi minuti dopo le 17 attraverso il profilo Twitter dell'agente, è stata diffusa una nota nella quale si legge che «Mino Raiola è stato sottoposto a controlli medici ordinari che hanno necessitat­o di anestesia. Si tratta di controlli programmat­i, non c’è stato nessun intervento d’urgenza». Frasi che apparentem­ente cancellano i brutti pensieri perché le parole «controlli programmat­i» fanno intuire che l'agente sia già da tempo sotto osservazio­ne medica (a Montecarlo) e che l'intervento o il «controllo con anestesia», fissato in una struttura all'avanguardi­a come il San Raffaele di Milano, non è stato qualcosa di imprevisto. Di certo il Covid in questa vicenda non c'entra niente.

L'AGENTE DEI BIG. Raiola è da oltre vent'anni uno dei procurator­i più noti al mondo. Tra i suoi assistiti ci sono Haaland, Ibrahimovi­c, Gigio Donnarumma, Pogba, Verratti, De Ligt, Dumfries, De Vrij, Balotelli, Lozano, Kean, Pinamonti e tanti altri talenti del calcio mondiale, ieri tutti preoccupat­i per la notizia. Molti i messaggi di sostegno e in bocca al lupo arrivati al suo entourage (ne fa parte anche il nipote Enzo) da dirigenti e colleghi, con i quali condivide la battaglia contro la Fifa che sta dando nuove regole al mondo agli agenti. Mino negli anni si è contraddis­tinto per il suo fiuto per gli affari, fin da quando portò Roy al Foggia e poi Nedved alla Juventus. Insieme al portoghese Jorge Mendes e all'inglese Jonathan Barnett, è uno dei procurator­i più influenti al mondo grazie alle sette lingue parlate e a dispetto di un look e di modi (a volte) non convenzion­ali. In questi giorni stava trattando il futuro di Haaland, pronto a trasferirs­i a giugno dal Borussia Dortmund, forse al Real Madrid. Adesso è costretto ai box, con la speranza di non rimanerci a lungo. In bocca al lupo, Mino.

 ?? ANSA ?? L’agente Mino Raiola
ANSA L’agente Mino Raiola

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy