Corriere dello Sport

Balla in maschera anche l’ultimo Viola

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Caro Cucci, bella la citazione del “Ballo in maschera”, il protagonis­taassoluto­èDybalache­untempo, quando era protagonis­ta, si mascherava dopo i gol e colpiva al cuore i tifosi bianconeri mentre adesso indossa la simbolica maschera del panchinaro tappabuchi, spesso riservata ai talenti assoluti… Ho visto che, come Allegri fa con la Joya, Mihajlovic fa con Viola (un bel giocatore che vado segnalando­ti da tempo) mettendolo in campo quando è troppo tardi...

Giorgio Bassi, Locri

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Non conosco abbastanza Nicolas Benito Viola per discuterne il trattament­o, tuttavia mi fido del tuo parere, visto che ne parli da quando lo hai visto giocare nella Reggina. Al tempo stesso mi solleciti un amabile ricordo di Nando

Viola, pedatore incompiuto a Bologna, ma amico raffinato e gentile perduto vent’anni fa in un incidente in moto a Roma, viale Parioli, alla maniera del vecchio amico Fred Buscaglion­e. E il pensiero corre a un grande, Giovanni Viola, un grande portiere della Juve anni Cinquanta… (“Viola, monumento d’una sera/ di certo inobliabil­e e obliata”(Jorge Luis Borges).

Le mascherate d’oggi, caro amico, sono tristi, lontani i giorni in cui Dybala aveva addirittur­a fatto un concorso fra i suoi tifosi svelandogl­i infine il mistero di quel suo gesto esteticame­nte felice: “La Dybalamask - disse - è la maschera di un gladiatore! Quando lottiamo, a volte indossiamo una maschera da guerrieri per essere più forti, senza perdere il nostro sorriso e la gentilezza!”. No, non è più il tempo delle favole… (A proposito, ricordo una lontana notte favolosa nella tua Locri per festeggiar­e con Mirigliani, patron di Miss Italia, una bellissima degli anni Sessanta, Raffaella de Carolis, se ben ricordo e non faccio confusione moglie di Amedeo Matacena, il signore dello Stretto con i traghetti Caronte. Quella sera mi giunse

da lontano il saluto festoso di un grande amico perduto, Mino Reitano, che alla fine regalò qualche nota di “Italia”, “Era tanto che volevo / col mio canto dire a te / grazie a un vecchio pensiero…).

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