Berna: Non siamo distanti dall’Inter
TORINO - «Non siamo così distanti dall’Inter». L’amarezza per la beffa a pochi secondi dai calci di rigore lascia spazio alla consapevolezza che la strada intrapresa è quella giusta. La Juve ha ceduto ai campioni d’Italia soltanto all’ultimo istante, dopo una prova di carattere e di orgoglio che l’ha portata oltre l’emergenza con cui si è presentata a San Siro. Federico Bernardeschi interpreta il sentimento dello spogliatoio bianconero: «C'è rammarico e delusione perché c'era una coppa in palio e fa male perderla all'ultimo secondo. Ma la Juve ha dimostrato di essere la Juve, ce la siamo giocata alla pari con l'Inter e questo ci deve far capire tutti gli errori che abbiamo fatto nel girone d'andata e che ci hanno fatto perdere punti per strada. Non possiamo inciampare nelle partite più banali. Siamo un grandissimo gruppo e ci rialzeremo anche da questa sconfitta, questo è il nostro dna. Partite come questa ci devono dare consapevolezza e autostima e farci capire che gli errori fatti a inizio stagione erano evitabili».
ORA L’UDINESE. La via crucis juventina è iniziata alla prima giornata proprio contro l’Udinese, l’avversaria di domani. In quell’occasione la squadra di Allegri ha buttato i primi due punti della stagione, sprecando due gol di vantaggio. Max domani ritroverà due pedine fondamentali come Cuadrado e De Ligt, squalificati in Supercoppa, che torneranno dal primo minuto in difesa. Accanto all’olandese, ballottaggio tra Rugani e Chiellini, considerato che Bonucci non è ancora al top, come Danilo, reduce da un lungo stop. A sinistra, invece, la novità dovrebbe essere Luca Pellegrini al posto di Alex Sandro, frastornato dallo svarione che è costato la Supercoppa. Il brasiliano è finito nel mirino dei tifosi sui social, che lo hanno contestato anche pesantemente. A parziale consolazione per il giocatore è arrivata la convocazione in Nazionale: il ct Tite lo ha selezionato per le sfide contro Ecuador e Paraguay,
valide per le qualificazioni ai Mondiali, traguardo già raggiunto peraltro dai verdeoro. In porta tornerà invece Szczesny, in panchina contro l’Inter perché sprovvisto di green pass rafforzato e quindi alle prese con il protocollo relativo ai vaccini. Le scelte per centrocampo e dipendono dalla scelta del sistema di gioco. In caso di 4-2-3-1, la cerniera mediana sarà composta da Locatelli e verosimilmente Bentacur, in vantaggio su McKennie, Arthur e Rabiot. Sulle fasce potrebbe toccare a Kulusevski e Bernardeschi, con Dybala alle spalle di una punta. Morata è favorito su Kean. Se Allegri scegliesse il 4-3-3, spazio a un centrocampista in più e al tridente Dybala-Morata-Bernardeschi.
Contro l’Udinese tornano disponibili Cuadrado e De Ligt Szczesny tra i pali