Corriere dello Sport

DEA E INTER, LA SERA DEI MIRACOLI

Partita intensissi­ma, occasioni per entrambe, portieri protagonis­ti Musso gela Sanchez e Vidal, Handanovic prende tutto, Dzeko sbaglia Inzaghi rischia il sorpasso del Milan, ma ha una gara da recuperare

- di Andrea Ramazzotti INVIATO A BERGAMO

L’Atalanta ferma i campioni d’Italia e mantiene un punto di margine sulla Juve in zona Champions mentre Perisic e compagni devono accontenta­rsi del pari dopo 8 vittorie di fila

L'Atalanta ha interrotto la serie di otto vittorie di fila in A dell'Inter che questo pomeriggio può essere sorpassata in testa alla classifica dal Milan, impegnato a San Siro contro lo Spezia. Per Inzaghi il pari sul campo della quarta forza del torneo ha un sapore agrodolce sia perché Gasperini aveva assenze pesanti sia perché stavolta i suoi, pur tenendo di più il pallone, hanno vanificato con errori di mira ottime palle gol. Nella serata in cui hanno interrotto un filotto di 39 incontri con almeno una rete (non succedeva dallo 0-0 contro l'Udinese del gennaio scorso), i campioni d'Italia hanno anche perso la possibilit­à di dare una bella “botta” a livello psicologic­o alle inseguitri­ci, ma la Dea non avrebbe assolutame­nte meritato di perdere perché Handanovic con due interventi da grande portiere le ha negato la rete del vantaggio. Lo 0-0, dunque, è il risultato più giusto anche se i rammarichi maggiori sono della capolista.

PRESSING ED EQUILIBRIO. La partita a scacchi tra Gasperini e Inzaghi è stata spettacola­re. I due, che certo non si amano, hanno fatto l'impossibil­e per mettere in difficoltà il “nemico”: l'Atalanta ha accettato di avere il possesso più basso dal gennaio 2018 (allora il 33% contro la Roma, ieri il 36%) pur di andare a pressare gli avversari fino al limite della propria area e cercare il recupero in zona pericolosa; l'Inter, provata dai 120' nella vittoriosa finale di Supercoppa, ha alternato il palleggio ai lanci lunghi, una rarità nel calcio dell'ex Lazio.

Ne è venuto fuori un match ad altissima intensità, con duelli uomo contro uomo a tutto campo: Gasp ha piazzato Koopmeiner­s su Brozovic, De Roon su Calhanoglu e Freuler su Barella; scontri talmente definiti che a tratti hanno reso indecifrab­ile il modulo dei padroni di casa. Nessun dubbio sulla difesa, stavolta a quattro, perché l'elenco degli indisponib­ili (Hateboer, Gosens, Zapata, Ilicic, Maehle, Malinovsky­i e Toloi) di fatto ha tolto la possibilit­à di avere due esterni a tutta fascia. Adattato Djimsiti a destra, contro il temibile Perisic, ma la filosofia gasperinia­na non ha ammesso deroghe e l’aggression­e è rimasta costante. Inzaghi se lo aspettava e ha usato di più la verticaliz­zazione, anche di Handanovic (molto sollecitat­o con i retropassa­ggi), quando ha capito che uscire palla al piede era complicato. Questa variante gli ha permesso di avere le occasioni migliori della prima frazione, ma Dzeko non ha inquadrato lo specchio, mentre Sanchez, liberato da Calhanoglu, ha esaltato Musso.

HANDA DECISIVO. Il canovaccio tattico è rimasto lo stesso nella ripresa, con la Dea famelica nel pressing e capace di costruire la chance più clamorosa grazie a un pallone strappato a Brozovic e rifinito da Pasalic per Pessina, stoppato da Handanovic. L'Inter ha risposto con un colpo di testa alto di Dzeko e una conclusion­e del bosniaco parata da Musso, decisivo quanto il collega sloveno. L'Atalanta ha capito che gli ospiti ne avevano di più: le tre sostituzio­ni contempora­nee di Inzaghi hanno confermato che i campioni d'Italia in panchina possedevan­o un tesoro... di qualità e volevano farlo “pesare”. Dzeko ha sprecato un'altra opportunit­à, forse la più nitida che ha avuto, su sponda del neo entrato Dumfries, poi Musso ha detto di no a Vidal, nella mischia al posto di Calhanoglu. I bergamasch­i, un po' stanchi, hanno dovuto arretrare il baricentro, ma difendersi a oltranza non è nel loro dna e per salvare il pareggio c'è voluto il secondo grande balzo di Handanovic, determinan­te su una prepotente ripartenza di Muriel. La porta dell'Inter è rimasta inviolata per la quinta trasferta di fila, ma stavolta non è arrivata la vittoria perché l’ultimo assalto di D'Ambrosio si è spento sul fondo. Giusto così.

 ?? ANSA ?? Una grande parata di Samir Handanovic, 37, su conclusion­e di Matteo Pessina, 24. A sinistra, il poriere dell’Inter a colloquio con Ivan Perisic, 32
ANSA Una grande parata di Samir Handanovic, 37, su conclusion­e di Matteo Pessina, 24. A sinistra, il poriere dell’Inter a colloquio con Ivan Perisic, 32
 ?? ANSA ?? Juan Musso, 27 anni, vola sul tiro di Alexis Sanchez, 33
ANSA Juan Musso, 27 anni, vola sul tiro di Alexis Sanchez, 33
 ?? ?? Il Calcio Napoli si compliment­a con Atalanta e Inter per aver giocato una bellissima partita, fatta di calcio onesto e spettacola­re.
Il Calcio Napoli si compliment­a con Atalanta e Inter per aver giocato una bellissima partita, fatta di calcio onesto e spettacola­re.

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