Fiducia Farris: «L’Inter conta sulle sue certezze»
Anche Simone Inzaghi ha patito il doppio sforzo. Dopo aver finito senza voce in Supercoppa, ieri sera, dopo il match con l’Atalanta era letteralmente afono. Così è toccato al suo vice Massimiliano Farris spiegare il mini-stop con l’Atalanta. «Venivamo da 120’ estremamente duri e quella con la Juventus è stata la nostra gara più fisica della stagione: è normale che, dopo aver dovuto spendere energie fisiche e mentali, ritrovarsi davanti un avversario come l’Atalanta non sia facile. Anzi, forse era proprio l’avversario peggiore che potesse capitarci. In ogni caso è stata una bella partita con occasioni create da entrambe le formazioni. Un pizzico di rammarico c’è, perché potevamo prendere comunque i tre punti. Mi viene in mente in particolare la chance di D’Ambrosio. E a Dzeko è mancata solo un po' di fortuna. C’è da dire, però, che siamo stati pure bravi e determinati a non incassare il gol. Quindi merito all’Atalanta, che è una grande squadra. Ma anche noi abbiamo dimostrato il nostro valore. Il pareggio è un ottimo risultato».
CERTEZZE. Quasi un anno e trentanove gare di campionato dopo, l’attacco nerazzurro si è fermato. L’ultima a resistere era stata l’Udinese, per un altro 0-0. Come ha sottolineato Farris, le sue opportunità l'Inter le ha comunque create, ma sono state meno del solito. Forse, perché, con l’atteggiamento tattico dell’Atalanta è stato necessario cambiare qualcosa. «Abbiamo tenuto il pallino del gioco, avendo un maggiore possesso palla - ha raccontato ancora Farris - Il piano era di costruire dal basso, per creare spazi in profondità, conservando qualche pallone con gli attaccanti. Poi i loro difensori ci venivano addosso e quindi abbiamo provato a scavalcarli, servendo Sanchez. Ormai abbiamo la nostra impostazione: teniamo il possesso per molti minuti ed è quello che ci interessa. Non deve essere sterile ma creare spazi e inserimenti. Qualche adattamento c’è già stato, d esempio portando avanti i braccetti, tanto da aver trovato il gol con azioni da terzo a terzo. Viaggiamo sulle nostre certezze, piuttosto che adeguarci a chi ci troviamo di fronte». Ora l’ottavo con l'Empoli: «Abbiamo una rosa che ci permette di fare qualche cambio e di prepararci al meglio. D’altra parte, siamo l’Inter e vogliamo fare bene in tutte le competizioni».
«Teniamo il possesso e questo ci interessa ma dobbiamo creare spazi e inserimenti»
L'ACCORDO C'È. Intanto questa potrebbe essere la settimana dell’ufficializzazione per i rinnovi (fino al 2025) dell’intera dirigenza tecnica. E’ tutto fatto, come ha confermato Marotta, con Steven Zhang che lo attendeva in tribuna per assistere al match. «Non abbiamo agenti, basta uno sguardo. L'accordo è già raggiunto, ma penso che sia corretto che la società lo ufficializzi al momento giusto. C'è già la nostra soddisfazione di essere in uno dei più grandi club al mondo».