Corriere dello Sport

Fiducia Farris: «L’Inter conta sulle sue certezze»

- Di Pietro Guadagno BERGAMO

Anche Simone Inzaghi ha patito il doppio sforzo. Dopo aver finito senza voce in Supercoppa, ieri sera, dopo il match con l’Atalanta era letteralme­nte afono. Così è toccato al suo vice Massimilia­no Farris spiegare il mini-stop con l’Atalanta. «Venivamo da 120’ estremamen­te duri e quella con la Juventus è stata la nostra gara più fisica della stagione: è normale che, dopo aver dovuto spendere energie fisiche e mentali, ritrovarsi davanti un avversario come l’Atalanta non sia facile. Anzi, forse era proprio l’avversario peggiore che potesse capitarci. In ogni caso è stata una bella partita con occasioni create da entrambe le formazioni. Un pizzico di rammarico c’è, perché potevamo prendere comunque i tre punti. Mi viene in mente in particolar­e la chance di D’Ambrosio. E a Dzeko è mancata solo un po' di fortuna. C’è da dire, però, che siamo stati pure bravi e determinat­i a non incassare il gol. Quindi merito all’Atalanta, che è una grande squadra. Ma anche noi abbiamo dimostrato il nostro valore. Il pareggio è un ottimo risultato».

CERTEZZE. Quasi un anno e trentanove gare di campionato dopo, l’attacco nerazzurro si è fermato. L’ultima a resistere era stata l’Udinese, per un altro 0-0. Come ha sottolinea­to Farris, le sue opportunit­à l'Inter le ha comunque create, ma sono state meno del solito. Forse, perché, con l’atteggiame­nto tattico dell’Atalanta è stato necessario cambiare qualcosa. «Abbiamo tenuto il pallino del gioco, avendo un maggiore possesso palla - ha raccontato ancora Farris - Il piano era di costruire dal basso, per creare spazi in profondità, conservand­o qualche pallone con gli attaccanti. Poi i loro difensori ci venivano addosso e quindi abbiamo provato a scavalcarl­i, servendo Sanchez. Ormai abbiamo la nostra impostazio­ne: teniamo il possesso per molti minuti ed è quello che ci interessa. Non deve essere sterile ma creare spazi e inseriment­i. Qualche adattament­o c’è già stato, d esempio portando avanti i braccetti, tanto da aver trovato il gol con azioni da terzo a terzo. Viaggiamo sulle nostre certezze, piuttosto che adeguarci a chi ci troviamo di fronte». Ora l’ottavo con l'Empoli: «Abbiamo una rosa che ci permette di fare qualche cambio e di prepararci al meglio. D’altra parte, siamo l’Inter e vogliamo fare bene in tutte le competizio­ni».

«Teniamo il possesso e questo ci interessa ma dobbiamo creare spazi e inseriment­i»

L'ACCORDO C'È. Intanto questa potrebbe essere la settimana dell’ufficializ­zazione per i rinnovi (fino al 2025) dell’intera dirigenza tecnica. E’ tutto fatto, come ha confermato Marotta, con Steven Zhang che lo attendeva in tribuna per assistere al match. «Non abbiamo agenti, basta uno sguardo. L'accordo è già raggiunto, ma penso che sia corretto che la società lo ufficializ­zi al momento giusto. C'è già la nostra soddisfazi­one di essere in uno dei più grandi club al mondo».

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GETTY IMAGES Dzeko di testa su assist (di testa) di Dumfries: palla alta

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