Corriere dello Sport

Gasp spinge l’Atalanta «Meritavamo più noi»

Il tecnico sempre più sicuro e convinto della forza del suo gruppo «Lotta Champions? Se siamo lì, vuol dire che possiamo giocarcela Inzaghi? Strano lo 0-0 tra di noi»

- Di Patrick Iannarelli BERGAMO

Una gara complessa, difficile da interpreta­re, la classica partita a scacchi. Gasperini però è soddisfatt­o della prova dei suoi e di come sono riusciti a far fronte alle emergenze: «Indubbiame­nte abbiamo fatto un’ottima gara - ha dichiarato ai microfoni di DAZN al termine del match -, è stata una partita complessa difficile proprio per il valore dell’Inter». E l’esame è stato brillantem­ente superato visto che il tecnico nerazzurro ha ribadito più volte i meriti dei suoi: «Abbiamo giocato alla pari, forse abbiamo fatto qualcosa di più. Poi nel finale siamo calati un po’».

NIENTE CRITICHE. Davanti, vista anche l’emergenza dovuta al Covid e agli infortuni - Zapata si è allenato a parte, difficilme­nte tornerà a disposizio­ne per la sfida con la Lazio -, Gasp non ha avuto possibilit­à di cambiare molto: «Come avete visto non tutti gli attaccanti giocano 90’». E il riferiment­o ai pochi minuti giocati da Muriel diventa inevitabil­e: «Questa cosa di Muriel è davvero stucchevol­e - riferita a chi in studio si domandava sul perché il colombiano non sta mai in campo 90’ interi -, chi ne parla non conosce l’Atalanta, ha fatto una gran partita». I compliment­i continuano anche dopo aver evidenziat­o la vicenda relativa all’unico attaccante disponibil­e: «Tutti hanno giocato ben, meritavamo qualcosa in più noi». In conferenza stampa Gasperini ha ribadito: «Reagiamo sempre nelle difficoltà? È un grande merito e un grande orgoglio dei ragazzi, lo hanno fatto contro una squadra molto forte».

NESSUN GOL. I compliment­i sono arrivati anche da altre società per lo spettacolo visto in campo, i sorrisi tra Inzaghi e Gasperini non sono mancati al fischio finale. Gli unici assenti a Bergamo sono stati i gol, quasi una formalità nei precedenti tra i due: «La storia dice che tra me ed Inzaghi ci sono stati sempre tanti gol, stranament­e è uscito un 0-0, ma l’obiettivo da parte di entrambe è stato quello di vincere la partita, abbiamo fatto una gara aggressiva. Nelle gare ci sono sempre gli episodi, quello di Pessina è stato clamoroso, ma anche loro hanno avuto due opportunit­à». Gli orobici, al secondo 0-0 nelle ultime tre partite di serie A, sono riusciti a bloccare un attacco stellare: dopo 39 gare consecutiv­e in gol, l’Inter è la prima volta che non trova almeno una rete. L’ultimo 0-0 fu con l’Udinese, lo scorso gennaio.

DIFESA A TRE. Non è mancata qualche frecciata sulla sua breve avventura a Milano, durata 73 giorni: «Conte è stato straordina­rio, ha riportato l’Inter a una dimensione che non riusciva più a raggiunger­e, ha riportato la difesa a tre a Milano dove non si poteva nemmeno pronunciar­e, ma dopo dieci anni il Chelsea con tre difensori ci ha vinto la Champions, a Milano sembrava una cosa provincial­e giocare a tre, ma poi ho visto l’Inter vincere lo Scudetto. Inzaghi? Sta raccoglien­do un gran lavoro, ma ci sta mettendo anche del suo». Battute a parte, Gasp pensa anche al prossimo impegno: «Con la Lazio non sarà facile, sarà una gara di cartello. Zapata recupera? Nì, sta provando a spingere. Torneranno Toloi e Maehle». Al termine del match ha parlato anche Giuseppe Pezzella: «Avevano tre difensori molto fisici, la volevo spesso mettere sul dischetto proprio per poter servire gli attaccanti. Il salvataggi­o? È stato istintivo, mi è venuto bene».

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GETTY Il difensore argentino José Luis Palomino, 32 anni, attaccato dall’entrata di Edin Dzeko (35)
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