Mago Weston, lampi di gol
TORINO - Il maghetto ha colpito ancora. Con quello all’Udinese, sono diventati 10 i gol juventini di Weston McKennie (in 68 presenze), un bel bottino per un centrocampista che ama le scorribande in area avversaria e che lo scorso anno ha compiuto il salto in alto dallo Schalke 04 alla Juve, con tutte le conseguenze del caso in termini di ambientamento e crescita. Soprattutto sembra che stia diventando una piacevole abitudine, visto che lo statunitense aveva appena fatto centro in Supercoppa contro l’Inter.
GERARCHIE. McKennie, in ogni caso, ha scalato le gerarchie: è diventato piano piano un fedelissimo di Allegri, che ormai non prescinde quasi più da lui a centrocampo, e lo ha fatto attraverso le prestazioni che gli sono valse una fiducia sempre crescente dell’allenatore. Che, fin da inizio stagione, lo ha spronato a sfruttare maggiormente la sua vena realizzativa, mettendogli come traguardo i dieci gol. Finora Wes è a 4 in questa stagione, quasi a metà strada insomma, ma ciò che più conta forse è la continuità di rendimento che sta raggiungendo. Il texano evidentemente è cresciuto, ha abbandonato qualche colpo di testa fuori dal campo, come accaduto l’anno scorso, e la testa la usa invece nel modo più appropriato. Per fare gol, innanzitutto: tre dei quattro gol sono arrivati così. «Wes è un centrocampista iperoffensivo, un incursore - riflette Allegri -. A destra fa meglio che a sinistra perchè ha tempi d'inserimento diverso. E lo dimostrano i gol con Inter e Udinese: lo ha realizzati entrambi arrivando dalla destra». Max lo ha impiegato come mezzala nel 4-3-3, lo ha sperimentato (senza successo, a inizio stagione, contro l’Empoli) pure come trequartista ma le risposte migliori stanno arrivando da esterno atipico nel 4-2-3-1. Così Wes ha nuovamente mimato la esultanza alla Harry Potter, in attesa della prossima magìa.
McKennie, “fedele” di Max: con 2 reti in 4 giorni è a 4 totali Obiettivo: quota 10