Zielinski prenota un last minute
INVIATO A CASTEL VOLTURNO - Per fortuna, c’è l’Alta Velocità: e per uscire da una «bolla» - o da una quarantena - ormai basta lasciarsi dondolare dal treno dei (propri) desideri, che all’improvviso all’incontrario va. Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro anche per Piotr Zielinski, che stamani può ritenersi abile e arruolabile, avendo completato il proprio periodo d’isolamento: all’alba, un medico sarà a casa sua e quando arriverà l’ok - puoi andare, ragazzo - allora comincerà una corsa insolita, ormai figlia di questo tempo, tra tamponi e irruzioni improvvise. Piotr Zielinski non è un calciatore normale per il Napoli, soprattutto quando fa il «fenomeno», e il sospetto, in una serata che ha una sua centralità, è sostenuta dai fatti, sempre più incisivi delle opinioni: Spalletti lo aspetterà, avendolo già inserito nell’elenco dei convocati, e poi lo spedirà tra le linee, in quella terra di mezzo che il polacco sa occupare ed arricchire con la sua intelligenza. Altrimenti, in caso contrario, Lozano andrebbe alle spalle di Petagna, ed Elmas resterebbe a sinistra, divenuto un po' il giardino di casa sua.
CHI GIOCA. La formazione sembra si possa intuire da ciò che Spalletti dice (quasi) apertamente: essendosi allenato per una manciata di giorni, sia Mario Rui che Fabian Ruiz vanno ritenuti titolari in pectore, alla vigilia di una gara che ha il potere di indirizzare il futuro immediato d’un Napoli che si è perso, recentemente, ed ha bisogno di ritrovarsi. E’ una squadra nuova, quasi ovunque: Meret torna titolare, non gli sembrerà vero, a distanza di quattro mesi e mezzo (in campionato), in centoquarantuno giorni in cui ha dovuto parare soprattutto una diffidenza ingiustificata che s’è sparsa nell’ambiente in maniera subdola. Stranezze del calcio. Ma è un Napoli modificato ovunque, a sinistra (con Mario Rui che si riprende la propria corsia e consente a Ghoulam di rifiatare), in mezzo al campo (con Fabian Ruiz che fa accantonare e riposare Demme) e però anche davanti, perché in questo modernismo partenopeo, Petagna s’è preso un posto, a colpi di spallate. Politano, manco a dirlo, è l'incursore ma anche l'equilibratore di destra, certi svolazzi servono come l'aria per respirare nelle due fasi.
Il centrocampista arriverà a Bologna a bordo di un treno ad alta velocità
EPPURE. In realtà, il Napoli benissimo non se la passa, ha in Coppa d’Africa il sulo capitano, Koulibaly, il suo centrocampista più naif, Anguissa, e pure Ounas, che in certe partite saprebbe come uscire dal cilindro; e per gradire, ma si fa per dire, mancano anche Insigne e Ospina. C’è una piccola emergenza ma ormai conviene conviverci: forse è endemica.