Corriere dello Sport

Italiano: Piatek e Ikoné le facce della felicità

Il tecnico della Fiorentina affronta in casa il Genoa dopo Torino e Napoli «I due nuovi sono arrivati carichi, si vede Ora dobbiamo tornare tutti alla forza del girone andata»

- Di Franesca Bandinelli

Il primo obiettivo, quello di «ritrovare la Fiorentina, con una risposta da squadra vera» Vincenzo Italiano lo ha ottenuto a Napoli, in Coppa Italia, adesso c’è da provare a chiudere il cerchio andando a prendersi un successo che in campionato manca dall’11 dicembre scorso, dal 4-0 interno con la Salernitan­a. A dare una ulteriore spinta alle ambizioni europee del club, c’è pure l’entusiasmo dei nuovi acquisti, Ikoné e Piatek, anche se sulle gerarchie offensive non ci sono dubbi: Vlahovic resta il pilastro. «Sono rimasto sorpreso da entrambi - spiega il tecnico -. Sono arrivati carichi e felici di far parte della Fiorentina. Lo si vede da come parlano in campo col resto della squadra, dai sorrisi e dagli abbracci coi compagni. Le caratteris­tiche di Piatek le conosciamo tutti: l’area piccola è il suo habitat naturale. Abbiamo sicurament­e aggiunto qualità negli ultimi metri: speriamo adesso di ripetere tante prestazion­i come quelle viste nel girone d’andata, in cui, dominando, spesso siamo arrivati lì dove lui adesso può esaltarsi. Con un giocatore così, con questa testa, abbiamo fatto davvero un ottimo acquisto. Per vedere Ikoné nell’undici iniziale, invece, ci vorrà tempo e pazienza, ma Jonathan è sveglio, ha voglia di mettersi subito alla pari col resto del gruppo. È

un calciatore tatticamen­te intelligen­te, che impara alla svelta. Più giocatori bravi ho a disposizio­ne e più mi sento con le spalle coperte, perché è con questi elementi che si vince e si arriva in alto».

DUSANÈL’ATTACCANTE. Là davanti, nonostante l’abbondanza, al momento, i ruoli non sembrano destinati a cambiare, almeno fin quando Vlahovic continuerà a dimostrare di essere impermeabi­le a tutto, anche alle costanti voci di mercato. «Da mesi si parla della sua situazione e lui continua a rispondere da grande profession­ista, macinando gol - prosegue -. Per adesso è l’attaccante della Fiorentina. Se dovesse cambiare qualcosa, allora potremo parlare, analizzare e rispondere. Mi chiedete se mi dà fastidio questa situazione? Inizierebb­e

a darmi fastidio solo se Dusan non dovesse fare più il suo dovere, entrando in campo deconcentr­ato. Tutti gli allenatori che possono contare sui goleador se li tengono stretti».

NON STACCARE LA SPINA. Il tecnico non ammette distrazion­i. «Dobbiamo cavalcare l’onda del successo dopo quanto accaduto al Maradona, senza abbassare mai la guardia o staccare la spina. Di fronte avremo un avversario, il Genoa,

che lotta per la salvezza, con giocatori di categoria che daranno il proprio contributo per uscire il prima possibile da questo momento di difficoltà. Dovremo scendere in campo con la solita testa, forti della fiducia acquisita a Napoli».

«Vlahovic? Per ora è la nostra punta. Mi interessa solo che dia tutto sul campo»

SCARAMANZI­A. Stavolta non parla di scelte, c’è anche una questione “scaramanti­ca” dietro: «Prima della sfida col Napoli ho detto che avrei dato spazio a Dragowski e non ha portato bene: vedremo all’ultimo». Italiano ha solo voglia di tornare a muovere la classifica: dopo la prova di maturità del Maradona, adesso, c’è da lanciare messaggi ben precisi in chiave Europa, di nuovo in casa, in quel Franchi che deve continuare a restare il “fortino” viola.

 ?? ?? Vincenzo Italiano, 43 anni, dà le ultime indicazion­i a Krzysztof Piatek, 26 anni, prima del suo esordio a Napoli con la Fiorentina
Vincenzo Italiano, 43 anni, dà le ultime indicazion­i a Krzysztof Piatek, 26 anni, prima del suo esordio a Napoli con la Fiorentina

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