Konko al debutto poi Labbadia
Il tecnico deve liberarsi dall’Hertha Sheva: «Lascio tifosi straordinari»
Prima la Fiorentina, poi il benvenuto a Bruno Labbadia: sono ore frenetiche per il Genoa. Stasera la sfida con i viola, in panchina ci sarà Abdoulay Konko: ha fatto un ottimo lavoro con gli Allievi, è molto apprezzato dal club e potrebbe diventare un’opzione se non dovesse essere raggiunto l’accordo con il tecnico italo tedesco che sta risolvendo il contratto che lo lega ancora fino a giugno all’Hertha Berlino. Ogni scenario è aperto, la partita di oggi può essere una chance interessante per Konko ma Labbadia resta decisamente in pole position nel taccuino della dirigenza ligure: sul piatto un anno e mezzo di contratto anche se dalla Germania rimbalza la voce che in caso di salvezza l’accordo potrebbe diventare pluriennale. Sul tavolo dunque ci sono gli ultimi dettagli da perfezionare col tecnico che in queste ore sta discutendo la rescissione con l’Hertha, di certo il general manager rossoblu Johannes Spors lo conosce benissimo dai tempi del Wolfsburg e non ha avuto dubbi quando è stata presa la decisione di esonerare Andriy Shevchenko.
Tra i temi che si stanno affrontando in queste ore c’è anche quello dello staff che accompagnerà Labbadia nell’esperienza italiana visto che alcuni sono già sotto contratto con altri club. Oggi sono previsti nuovi contatti e se il mister dovesse rescindere con l’Hertha arriverà l’ufficialità con Labbadia che debutterà sabato al Ferraris con l’Udinese. Negli ultimi tempi l’allenatore si sta dividendo tra Amburgo e Palma di Maiorca, seguendo diverse partite in attesa di una propo
sta che potesse stuzzicarlo. L’Italia nel destino, non solo per le sue radici: tempo fa in un’intervista raccontò del suo desiderio di mettersi alla prova in un campionato affascinante come quello della serie A.
IL CONGEDO. Intanto Sheva ha salutato, elogiando i tifosi genoani: «Sono davvero straordinari». Un’avventura durata appena un paio di mesi dal suo arrivo, ha pagato senza dubbio la mancanza di risultati ma l’ex ct dell’Ucraina non è stato fortunato sotto la Lanterna: da un calendario decisamente in salita con tutte le big incontrate in rapida successione ad una serie di infortuni che lo ha privato di pedine determinanti. E anche Pippo Inzaghi, suo compagno nell’attacco del Milan e oggi allenatore del Brescia, lo ha evidenziato in un’intervista a Sky Sport: «Mi dispiace moltissimo. Il calcio è impaziente, anche a me è capitata la stessa cosa. Il nostro è un lavoro bellissimo, che regala gioia e dolori. Gli faccio un in bocca al lupo, si riprenderà più forte di prima», ha sottolineato Superpippo.