Corriere dello Sport

Non sbaglia un colpo è un Ciro d’Italia

Con la doppietta a Salerno, il bomber della Lazio ha ritoccato un altro primato personale

- Di Daniele Rindone ROMA ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dall’agosto 2012 al Ferraris (tra i più propizi) ha segnato in 26 stadi diversi Solo Quagliarel­la più di lui (28) tra gli attaccanti in attività in Serie A

Clamoroso in tutti gli stadi d’Italia, segna sempre lui. Ciro è diventato Cironaldo. Quando e quanto: non ci sono campi, tifosi e portieri di serie A che non contino e non ricordino gol di Immobile, per fusione di numeri e nome in versione ronaldesca. Regna sovrano, il bomber geografica­mente itinerante. Ha colpito in 26 stadi italiani, tutti di serie A, dal 26 agosto 2012 al 15 gennaio 2021. Il primo gol lo segnò al Cagliari, con il Genoa, al Ferraris. Gli ultimi due sabato alla Salernitan­a, all’Arechi. «Proprio qui vuoi fare tripletta?», gli ha urlato un tifoso granata dopo l’intervallo. E’ diventato il tiranno del gol, re Cirù. Ha segnato e continua a segnare da Nord a Sud, dalle Alpi agli Appennini, fin giù per lo Stivale. Da tempo non si ammirava, e si temeva, un cannoniere così straripant­e. Per ripercorre­re le sue conquiste serve fare un giro turistico per mare e per terra, per mari e per monti, per monti e per valli. In pagina c’è la cartina degli stadi violati da Immobile.

LA LISTA. Ciro ha costruito il suo impero all’Olimpico di Roma, dove ha segnato 78 reti, e ha sconfinato. Un altro Olimpico è presente nei primi posti della classifica che comprende gli stadi più bersagliat­i: è l’Olimpico di Torino, colpito 17 volte. Seguono il Ferraris di Genova (15 gol), il Bentegodi di Verona (9), il Mazza di Ferrara (5), il Meazza di Milano (5), il Mapei di Reggio Emilia (4), la Dacia Arena di Udine (4), il Dall’Ara di Bologna (4), l’Allianz di Torino (3) e il Maradona di Napoli (3). Due gol li ha segnati al Rigamonti di Brescia, al Franchi di Firenze, all’Arechi di Salerno, al Castellani di Empoli, al Barbera di Palermo, al Vigorito di Benevento, al Tardini di Parma, alla Sardegna Arena di Cagliari, al Gewiss Stadium di Bergamo e allo Scida di Crotone. Ha colpito anche al Massimino di Catania, proprio nel vecchio Cibali, all’Adriatico di Pescara, al Sant’Elia (quando il Cagliari giocava lì), al Manuzzi di Cesena e al Picchi di Livorno. C’è un solo giocatore in attività che ha segnato in più stadi di Ciro, è Quagliarel­la, in gol su 28 campi. Il recordman, nell’era dei tre punti, è Gilardino (31 stadi colpiti), in lista ci sono Nicola Amoruso (28), Di Vaio (28), Del Piero (28), Di Natale (27), Toni (27), Ibrahimovi­c (26), Matri (25) e Totti (25). In un singolo stadio di A, sempre nell’era dei tre punti (1994-95), il record di gol appartiene a Totti (164 reti all’Olimpico). Chissà che Ciro non pensi di superarlo.Immobile è l’uomo di punta del calcio italiano, riassume molti tratti della stirpe italica dei bomber, per altri incarna il prototipo del bomber moderno. I laziali espongono la sua foto-bandiera in tutti gli stadi d’Italia e d’Europa come fosse l’effigie del santo patrono. Segna come nessun altro in Italia eppure si trova sempre a combattere contro doppi avversari, quelli in campo e fuori. A Salerno, i numeri, li ha dati lui. Ha sbandierat­o tutti i suoi record, i suoi successi, per rivendicar­e il posto di centravant­i della Nazionale. Certifican­o l’immensità del nostro Cironaldo.

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