Corriere dello Sport

Barak, un giorno da bomber Super Scamacca non basta

Tripletta del centrocamp­ista il Sassuolo delude ancora al Mapei

- Di Massimo Boccucci REGGIO EMILIA

Ha paura di volare il Sassuolo, che passa in un colpo solo dalle cinque perle di Empoli ai quattro schiaffoni al Mapei Stadium, perché il Verona fa il sorpasso e Barak si prende tutta la scena con la tripletta e un assist nella partita delle emozioni infinite. Scamacca vince il duello con Simeone, ma l'Hellas dal gol facile trova Caprari che apre mentre il centrocamp­ista ceco fa il resto portandosi a 10 reti, che fanno 27 in tutto con gli altri due compagni dell'attacco gialloblù. Agli emiliani, che rimediano due sconfitte in dieci gare ma davvero troppo pesanti in casa contro Bologna e Verona, manca il salto di qualità soprattutt­o al Mapei e nelle partite chiave per cambiare passo. I veneti giocano e creano di più, specie nel primo tempo tra gli spunti immediati di Barak, Ceccherini e Günter che segna di testa vanificato dal Var per fuorigioco. Tra le proteste di Raspadori (va giù in mischia al 25'), e un destro da metà campo vedendo fuori Montipò che si salva rientrando per alzare in angolo (30') e di seguito un colpo di testa di Ferrari da brividi, fa presto il Verona a raccoglier­e i buoni frutti della prestazion­e di qualità. Barak si accentra, vince un rimpallo e allarga per il diagonale vincente di Caprari lasciato solo in area dove ci stanno altri cinque gialloblù, poi sull'angolo di Veloso il rinvio di Lopez carambola su Barak e va dentro. L'uno-due prima del riposo è un premio meritato per Tudor che non sbaglia una mossa.

LUNA PARK. Tameze potrebbe chiuderla prima dell'intervallo, quando già Dionisi ha invertito gli esterni in avanti e ci guadagna subito perché il cross da destra di Kyriakopou­los innesca la mezza girata acrobatica di Scamacca al nono gol (tutti su azione) che riapre la gara. Il Verona però torna ad alzare la voce, quando Chiriches tocca con il pugno nel contatto con Simeone e il Var richiama Prontera che assegna il rigore trasformat­o da Barak (Consigi intuisce ma non basta), e lascia intendere che è finita. Non è così, visto che il Sassuolo non si arrende e cresce riaprendo ancora i giochi con il neo entrato Defrel che sale di testa sull'angolo da destra di Kyriakopou­los. Il 2-3 tiene le carte scoperte, con Rogerio e Scamacca che prendono la mira ma non trovano il pari per i neroverdi fin troppo scoperti tanto da subire ancora quando Kalinic smarca Barak che piazza lo scavetto. Il capolavoro scaligero è completo.

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LAPRESSE Antonin Barak, 27 anni

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