Corriere dello Sport

Mihajlovic: «Arnautovic? Ha sempre qualcosa»

Il tecnico sbotta: «Ha sentito un dolore. Però gioca ed è un merito» «Anche Soriano non era a posto. Da quindici giorni abbiamo più primavera che titolari a disposizio­ne»

- Di Giorgio Burreddu BOLOGNA

Èuscito arrabbiato, calciando il vento, con la faccia scura. Aveva detto zero alibi, ma quella contro il Napoli non è stata la partita che Sinisa Mihajlovic si aspettava. «Abbiamo perso contro una squadra migliore. Nel primo tempo potevamo fare meglio. Nel secondo abbiamo reagito, potevamo riaprirla», dice. Troppe assenze, va avanti ancora il tecnico, la questione è tutta lì: «Da due settimane non facciamo allenament­o come si deve, un po’ il covid, la quarantena, non abbiamo fatto allenament­o come volevamo e non trovando la condizione fisica è normale andare in difficoltà». Prima della sfida contro il Napoli Mihajlovic aveva parlato di problemi, con cinque o sei giocatori pieni di acciacchi. Uno di questi era Uscito a partita in corso, Mihajlovic ha commentato la condizione del bomber austriaco. «Cos'ha Marko? Non lo so, dovete chiedere a lui. Ha sempre qualcosa, è dall’inizio del campionato che è così. E' vero che gioca, e questo è un merito. Ma ieri in allenament­o ha sentito un dolorino, ha fatto la puntura, ha giocato, ma si vede che non stava bene». E aggiunge: «Anche Soriano non era a posto»

MERCATO. Con Dominguez (partito dalla panchina) che dopo Verona probabilme­nte si sottoporrà all’operazione alla spalla, con tanti e tanti giocatori non al meglio, con Viola che non dà quello che ci si aspettava («Da lui mi aspettavo meglio o così? Più o meno così», ha detto Sinisa), adesso il mercato diventa decisivo. Anche l’ingresso di Niklas Pyyhtiä, classe 2003, all’esordio in A, dà modo a Mihajlovic di dire che «sono due settimane che abbiamo più ragazzini della Primavera che di prima squadra». Certo il talento finlandese, aggiunge l’allenatore serbo, «è entrato bene, non sbaglia i palloni, ma non è un giocatore pronto. E’ un ragazzino, ma non ha avuto paura». Già prima della partita Sinisa non aveva svelato la strategia di mercato. Però è chiaro che qualcosa il club dovrà fare. «Sono l’ultimo anello della catena, non voglio entrare nel merito e parlare di mercato, l’ho già spiegato come funziona. La società sa dove deve intervenir­e e se si riesce a trovare qualcosa interverrà». E ancora: «Non sono io il responsabi­le della parte economica. Poi, certo, scelgo anche io chi è più funzionale».

VERONA. Intanto si vede già all’orizzonte la partita di Verona, fondamenta­le per il cammino rossoblù. «Dobbiamo recuperare enerArnaut­ovic. gie mentali e fisiche. Ci aspetta una partita tosta, contro una squadra che gioca, che ti pressa. Una partita difficile, vediamo come allenarci nei giorni rimasti». Cercando, dice Sinisa, «di recuperare il più possibile dalla stanchezza». Il Napoli, dice ancora Sinisa, «lotterà fino in fondo per vincere lo scudetto». Ma quel che resta alla fine di questa sconfitta non è abbastanza per Mihajlovic, il suo Bologna può fare di più. «Dovevamo fare meglio, siamo partiti impauriti e loro ci hanno messo in difficoltà. Nella ripresa abbiamo giocato con più coraggio». E poi, ripete ancora il tecnico rossoblù, «da due settimane non ci alleniamo come siamo abituati di solito, calando un po’ nella condizione fisica e tutto». Nella ripresa, però, «siamo stati più coraggiosi e fisicament­e siamo andati meglio di loro».

«Bravo Pyyhtia senza paura. Mercato? Il club sa dove deve intervenir­e»

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LAPRESSE Un tentativo di Arnautovic durante la sfida di ieri al Dall’Ara

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