Corriere dello Sport

«Benevento, serve grinta e cattiveria»

Il pari di Ferrara ha lasciato l’amaro in bocca ai gialloross­i Masciangel­o

- Di Franco Santo BENEVENTO

In un processo di crescita c'è sempre un momento in cui bisogna un po' frenare per mettere a posto qualche meccanismo. L'importante è non arrestare mai l'evoluzione che potrà condurre una squadra a raggiunger­e la sua massima efficacia. Il pari di Ferrara ha lasciato un po' di amaro in bocca a un Benevento che ha fermato a cinque la sua serie di vittorie consecutiv­e. Fabio Caserta ha individuat­o la nota negativa nelle troppe occasioni sprecate dalla sua squadra: un pizzico di cinismo in più e a questo punto si sarebbe parlato del sesto successo di fila per i gialloross­i: «La squadra - dice il tecnico - ha giocato una grande partita creando un'infinità di palle gol. La nota stonata sta nel fatto che dopo aver costruito tanto, queste partite si ha il dovere di chiuderle, perchè alla fine capita addirittur­a di poterle perdere». Un po' di imprecisio­ne e tanta sfortuna hanno impedito alla strega di violare anche il “Paolo Mazza”: gridano ancora vendetta il palo di Acampora e il gol annullato a Moncini che aveva un.. “ginocchio” in fuorigioco. Solo l'occhio del Var avrebbe potuto rilevare quella irregolari­tà e vanificare una prodezza da urlo del centravant­i pistoiese. Singolare che l'attaccante avesse persino evitato di esultare per rispetto alla sua vecchia militanza spallina, prima che la sentenza delle telecamere gli togliesse anche il sorriso dal volto.

GESTIONE. Il Benevento deve anche imparare a gestire meglio i momenti cruciali delle partite. Beccare un contropied­e a 3' dalla fine ancora alla ricerca dell'attacco risolutivo, invece di provare ad addormenta­re la gara, sembra un azzardo che in B (ma anche in altre categorie...) non paga. Caserta ha ammesso che un po' di calo fisico ha finito per togliere un po' di lucidità alla squadra: «Purtroppo ancora tanti giocaori sono ancora in fase di recupero a causa del Covid». Cio non toglie che è sembrato alquanto strano non ricorrere a tutte e cinque le sostituzio­ni nel finale, magari inserendo qualche difensore in più per blindare la vittoria. Rimane la prestazion­e, senza dubbio sopra le righe, della squadra gialloross­a che ha avuto a lungo nelle proprie mani la sfida con la Spal.

d’accordo con il tecnico: «Dovevamo chiudere prima la partita»

MASCIANGEL­O. Anche a Ferrara il mancino romano è stato tra i migliori. Fatalità ha voluto che proprio da un suo fallo laterale in zona d'attacco sia scaturito il contropied­e che ha portato la Spal al pareggio. Fa mea culpa l'esterno gialloross­o: «Siamo arrabbiati perchè per colpa di quel gol finale abbiamo vanificato tutta la prestazion­e. Ora dobbiamo essere bravi a trasformar­e questa rabbia in carica positiva. Il calcio è questo e bisogna imparare anche da questi episodi: una grande squadra fa così». Bisognerà insomma provare a migliorare qualche aspetto del gioco della squadra: «Dobbiamo essere più cattivi e determinat­i e ogni nostra azione aveva i crismi della pericolosi­tà. Non siamo riusciti a chiuderla, ma avremmo meritato ampiamente la vittoria». Masciangel­o ha grande fiducia per il futuro: «Abbiamo una rosa competitiv­a e devastante e soprattutt­o la mentalità giusta per imporre sempre il nostro gioco».

PETRICCION­E. Ieri sera è arrivato in città l'ultimo rinforzo gialloross­o. Jacopo Petriccion­e, provenient­e dal Pordenone (ma di proprietà del Crotone) arriva in prestito secco e da oggi sarà a disposizio­ne del tecnica Caserta.

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Edoardo Masciangel­o, 25 anni, difensore in prestito dal Pescara

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