Per la Ferrari 2022 uno show mondiale
Verso il lancio delle monoposto che segneranno una rivoluzione tecnica Il 17 febbraio la nuova Rossa verrà svelata in diretta sul web. In pista il 22, prima dei test di Barcellona
Se la tua ambizione è sfiorare la perfezione, se lavori in un gruppo di mille e più, se insomma punti al vertice della Formula 1, non puoi restare impigliato in scongiuri di piccolo cabotaggio. Sicché la Ferrari, in risalita dai bassifondi della classifica toccati nel 2020 e dopo i buoni indizi seminati nella scorsa stagione, ieri 17 gennaio ha annunciato che la nuova Rossa verrà svelata il 17 febbraio. Eravamo in zona: «Presenteremo tra il 16 e il 18 febbraio», aveva anticipato Mattia Binotto appena prima di Natale.
Come per un riflesso condizionato la McLaren, che per tutto il 2021 s’è confrontata con Ferrari, ha fornito anche lei ieri la data del lancio: 11 febbraio.
IL LANCIO. La presentazione ferrarista coinvolgerà direttamente i tifosi, che Maranello ha numerosi e trasversali nell’universo mondo. Il progetto 674 verrà svelato in un video che verrà trasmesso in contemporanea sul sito e sui vari account social del Cavallino. E’ pure lecito aspettarsi che in questo gioco del vedo-non-vedo in cui si sono lanciati un po’ tutti (Red Bull ha anticipato che la sua vettura si chiamerà RB18), la sigla possa essere comunicata presto.
Ma sempre di gioco si tratta. Una volta mostrata la macchina si passerà ai fatti e la Ferrari del 2022 sosterrà cento chilometri di collaudo con il pretesto del filming day, alla vigilia dei primi test di Barcellona (23-25 febbraio).
Si tornerà poi in fabbrica per gli ultimi correttivi, e nella seconda sessione di test (10-12 marzo in Bahrain) che verrà trasmessa in diretta Tv da Sky si cercheranno i primi limiti, sia sul giro secco sia con gli assetti da gara. Saranno gli ultimi passi prima dell’entrata in scena nel Mondiale (20 marzo GP del Bahrain).
TUTTO DA SCOPRIRE. Sarà una scoperta, per tutti e su tutti i fronti. Una scoperta estetica, perché le nuove monoposto dovrebbero discostarsi dal modello mostrato da Formula 1/Liberty; una scoperta tecnica per gli stessi ingegneri, tutti impegnati nella nuova sfida dell’effetto suolo (che, attenzione, per Adrian Newey genio della Red Bull, proprio nuova non è); una scoperta sotto il profilo dello spettacolo quando capiremo se davvero le vetture a effetto suolo facilitano il sorpasso.
Di qui a un mese la monoposto, che ha superato in dicembre il crash test, verrà assemblata e smontata più volte. La prima accensione del motore in macchina è prevista per l’inizio di febbraio.
PILOTI FINO AL 2024. Ricordiamo che qualche pezzetto della Rossa 2022 è già sceso in pista lo scorso anno, in forma anche non sperimentale: la parte più importante dell’anticipazione tecnica è certamente il motore elettrico, che ha dato ottimi riscontri. Questo sarà abbinato a un V6 termico tutto riprogettato e che dovrebbe essere portatore di un’idea davvero nuova in camera di combustione. E’ una power unit su cui «c’è molta innovazione» come ha anticipato Binotto.
Parimenti, la Ferrari ritiene di aver interpretato bene il radicale cambio di regolamento per ciò che riguarda l’aerodinamica. Basterà per prendere Mercedes e Red Bull, che hanno interpretato lo scorso Mondiale giocando in una Serie A tutta loro? Non è facile: il gap da colmare è ampio, ma il radicale cambiamento delle regole aiuta.
Nelle prossime settimane, poi, la Ferrari e Carlos Sainz si ritroveranno per chiudere sul prolungamento di contratto (al momento con scadenza 2022) che dovrebbe garantire la presenza dello spagnolo fino al 2024, al pari dell’accordo in vigore per Charles Leclerc.