Inter, il piano per l’altro Triplete
Supercoppa già vinta, poi bis scudetto e Coppa Italia Per non sbagliare, Inzaghi tiene i giocatori in ritiro
L’appetito viene mangiando... E l’Inter si è appena seduta a tavola. Insomma, con il tricolore sulla maglia, la Supercoppa appena sistemata nella bacheca di viale Liberazione e soprattutto il primato in campionato, rafforzato dal punto guadagnato sul Milan, i nerazzurri sono autorizzati a pensare in grande e a mettere nel mirino una stagione trionfale. Del resto, non potrebbe essere definita altrimenti se dopo, appunto, la Supercoppa arrivassero pure lo scudetto bis (con conseguente seconda stella) e la Coppa Italia.
Sarebbe una sorta di mini-Triplete o di Triplete italiano. Ben diverso e prestigioso rispetto a quello conquistato nel 2010, ma si tratterebbe comunque di una dimostrazione di forza, della conferma che il nostro calcio ha una nuova squadra e società guida: l’Inter e non più la Juventus. A tal proposito, nei suoi nove anni di dominio, la Signora ha fatto tris con scudetto, Supercoppa e Coppa Italia soltanto nella stagione 2015/16, Evidentemente non è così semplice, nemmeno se sei nettamente più forte rispetto alla concorrenza.
OCCHI SUL TUCU. Beh, nonostante il titolo appena conquistato l’Inter non ha cominciato l’annata con i favori del pronostico, per colpa degli addii di Lukaku e Hakimi. Sul campo, però, è riuscita a ribaltare quei valori, facendo vedere di aver qualcosa in più rispetto alle rivali. Certo manca ancora tanto tempo, quasi un girone, per finire il campionato, ma intanto la marcia della banda Inzaghi
appare sicura.
Un motivo in più per non trascurare o prendere sotto gamba la Coppa Italia. Il tecnico piacentino lo ha detto chiaro ai suoi giocatori, che, non a caso, ieri sera sono rimasti in ritiro alla Pinetina. Contro l’Empoli ci saranno diversi cambi, ma l’undici che scenderà in campo sarà comunque di spessore. Gli occhi saranno puntati in particolare su Correa, la cui stagione, anche a causa di qualche guaio fisico, ha avuto più ombre che luci. Il bottino del “Tucu” è ridotto a 4 centri, pesanti, visto che hanno dato le vittorie con Verona e Udinese, ma pochi rispetto alle aspettative. La speranza è che questa sera, per lui, possa essere una svolta.
PROSSIMA SETTIMANA. Del resto, l’argentino è uno degli uomini di Inzaghi, nel senso che erano insieme alla Lazio, ma soprattutto il tecnico nerazzurro avrà davvero bisogno di tutti per puntare a vincere clamorosamente ogni cosa. Come già sottolineato, la marcia nerazzurra è sicura, ma anche compatta. Tutti viaggiano nella stessa direzione e tutti si sentono coinvolti. Sono lontane le tensioni che creava Conte, le cui esternazioni provocavano
I nerazzurri vogliono tutto A partire da un tris di trofei italiani che alla Juve negli anni di dominio è riuscito soltanto nella stagione 2015/16
scintille con la società. Adesso, infatti, non passa conferenza stampa in cui Inzaghi non rimarchi la “simbiosi” con Marotta, Ausilio e Baccin.
Il lavoro svolto in questi mesi è sotto gli occhi di tutti. E, così, manca davvero poco perché arrivi l’ufficialità dei rinnovi, fino al 2025, per l’intera dirigenza tecnica. La previsione, ad oggi, è che per gli annunci si attenda l’inizio della prossima settimana, quindi quando scatterà lo stop del campionato. Una scelta che, con ogni probabilità, nasce dalla volontà di non provocare distrazioni all’ambiente. L’imperativo, infatti, è vincere stasera con l’Empoli e sabato con il Venezia.