ARNAUTOVIC ORA CI PENSA MIHAJLOVIC
L’atteggiamento dell’austriaco (frenato da alcuni problemi fisici) non piace troppo al tecnico Sinisa lo difende in pubblico finché può, ma in privato non si stanca di pungolarlo: lo ha voluto e da lui pretende di più
Altro che valore aggiunto come avrebbe dovuto essere e che solo poche volte fin qua è stato, a oggi Marko Arnautovic è un caso o solo un grosso problema per il Bologna? Per non sbagliarci, volendo essere più vicino possibile a quella che è la realtà, diciamo che l’austriaco è in piccola parte un caso e in grande parte un problema, tanto impalpabile com’è da non sembrare neanche con la testa dentro la partita. E anche i numeri evidenziano sia le sue difficoltà che i suoi lunghi silenzi. Pensate, quando venerdi il Bologna giocherà a Verona, saranno passati 54 giorni e 7 giornate di campionato dall’ultimo dei suoi 6 gol segnati, quello su rigore allo Spezia. E il brutto è che li ha attraversati costruendo anche prestazioni tutto sommato insufficienti, di sicuro notevolmente al di sotto di quello che sarebbe il suo infinito talento e delle sue grandi potenzialità.
Se per Arnautovic si deve parlare solo di condizioni fisiche non buone? Al termine di Bologna-Napoli Sinisa Mihajlovic, a precisa domanda, ha risposto così. «Cos’ha Marko? Non lo so, dovete chiederlo a lui. E’ dall’inizio di campionato che ha sempre qualcosa, è vero che gioca e questo è un merito, ma anche nell’ultimo allenamento ha avvertito un dolorino e ha dovuto fare la puntura. Alla fine è andato in campo anche contro il Napoli ma si vede che non sta bene». Detto e fatto, poco dopo lo stesso interrogativo è stato posto proprio allo stesso Arnautovic. «Il problema principale è il mio corpo, la mia gamba: qualche giorno mi sento bene, poi arriva la partita ed è un disastro».
Un disastro sì, proprio un disastro, considerato anche che Musa Barrow sta giocando la Coppa America, Federico Santander sta rientrando solo in queste ore dal Paraguay dove si è beccato il Covid e che Riccardo Orsolini non ce l’ha fatta a recuperare contro il Napoli dopo la sublussazione alla spalla accusata a Cagliari.
ARNAUTOVIC O... FALCINELLI.
Va detto che a oggi la presenza di Arnautovic venerdì sera a Verona è tutt’altro che certa, in pratica il discorso è questo: se evidenzierà di stare meglio sul piano fisico poco ma sicuro Mihajlovic non ci rinuncerà, ma nel caso in cui da qui alla partita l’attaccante austriaco non desse segnali incoraggianti, è molto probabile che Sinisa finisca per non impiegarlo. Certo, anche a costo di dover mandare in campo di nuovo Diego Falcinelli, che fino all’altro ieri era fuori rosa in attesa di trovare una sistemazione in questo mercato di gennaio. E il perché di questa scelta sarebbe chiara: meglio uno con tutti i suoi limiti che si sbatte, corre e rincorre rispetto a uno che nel suo dna avrebbe la capacità di fare la differenza con le sue giocate ma che nelle ultime partite se non è stato addirittura un peso per la squadra, poco ci manca. Non dimenticando, tra l’altro, come per un allenatore il concetto di squadra sia sacro, conoscendo bene quelle che sono da sempre le dinamiche che regolano il calcio.
IN PUBBLICO E NEGLI SPOGLIATOI.
Ora che Arnautovic continui a convivere con alcuni problemi fisici è il segreto di Pulcinella, ma va anche sottolineato come la sua indolenza non lo aiuti e di conseguenza non gli consenta di metterseli alle spalle. C’è un’aggiunta da fare: come è giusto che sia due volte su tre Mihajlovic gli tende la mano agli occhi della gente, come vi sarete accorti spesso (e probabilmente anche malvolentieri tanto è arrabbiato) lo difende pubblicamente mettendo in piazza i suoi guai, ma a fari spenti state sicuri che Sinisa ha un altro atteggiamento nei confronti di Arnautovic e cerca in continuazione sia di pungolarlo che di scuoterlo, sapendo bene quello che potrebbe dargli e che invece non gli dà e non sta dando al Bologna. Creandogli un problema enorme, anche se per il momento si deve parlare solo in parte di caso.
La sua presenza venerdì a Verona non è certa: adesso dipende tutto da lui
L’alternativa resta Falcinelli, ripescato nelle ultime due gare