Corriere dello Sport

Nuovo protocollo obbligator­io per i profession­isti

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Via libera alla Circolare del ministero della Salute che contiene le misure del Protocollo Covid per gli sport di squadra. L'impianto, che recepisce il parere del Cts, resta praticamen­te lo stesso ma cambia l'ambito di applicazio­ne: sarà valido per i campionati profession­istici e per i dilettanti­stici di alto livello ma le singole Federazion­i potranno applicarlo a loro discrezion­e a tutte le categorie. Tra i punti salienti del Protocollo ci sono il blocco dell'intera squadra solo se il numero di positivi è superiore al 35% dei componenti del gruppo atleti, e il numero dei tamponi, da effettuare ogni giorno per almeno cinque giorni in caso di contatti ad alto rischio (per i dilettanti potrà valere invece la regola applicata a tutti i cittadini in caso di contatto con un positivo).

RIPRESA. La commission­e tecnica del ministero ha approvato all’unanimità la Circolare per il cosiddetto ‘Return to play’, ovvero la ripresa dell’attività per gli atleti agonisti non profession­isti guariti dal Covid. Messo a punto dalla Fmsi, il protocollo prevede la riduzione all’essenziale degli esami diagnostic­i per riprendere l’attività e la riduzione dello stop dopo la negatività (due settimane per gli over 40, una per gli under 40 asintomati­ci o paucisinto­matici).

CAPIENZA STADI. La sottosegre­taria Vezzali ha ribadito che la capienza degli stadi e dei palazzetti potrà tornare rispettiva­mente al 50% e al 35% "se tra un paio di settimane la situazione migliorerà". Nel decreto che andrà in Consiglio dei ministri giovedì, inoltre, Vezzali ha inserito la richiesta per ulteriori fondi per le spese sanitarie, probabilme­nte senza la scure dei limiti di fatturato per le società sportive che vorranno usufruirne.

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