Corriere dello Sport

Emissioni zero? Si deve partire dalla scuola

- Di Massimo Ghenzer* *= PRESIDENTE DI ARETÉ METHODOS

La mobilità sostenibil­e è un obiettivo strategico irrinuncia­bile che richiede un impegno coordinato è connesso tra le Istituzion­i Europee e Nazionali, i Costruttor­i e soprattutt­o i Consumator­i. Quello che si legge finora non sembra risponda alle esigenze di cambio culturale ed economicam­ente sostenibil­e. La UE si è concentrat­a nel fissare le regole, così come ha fatto il Governo Italiano, e ha deciso che dal 2035 verranno vendute soltanto automobili elettriche a emissioni zero. Per inciso, le emissioni delle elettriche saranno veramente zero solo quando la ricarica di energiasar­à garantita da fonti rinnovabil­i. Sappiamo tutti che questo obiettivo sarà difficilme­nte raggiunto per il 2035. Ma anche andando oltre e assumendo che l’aumento di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabil­i aumenterà in maniera esponenzia­le, rimane da compiere e programmar­e il percorso più strategico e difficile. Convincere, culturalme­nte tutti i consumator­i Italiani ed Europei che i comportame­nti individual­i, e non solo nella mobilità, devono cambiare in maniera radicale se vogliamo veramente preservare l’ambiente e le risorse globali del Pianeta. Indurre i consumator­i a comperare una vettura elettrica è il primo passo ma in un certo senso il più raggiungib­ile. Certo, ora come ora, se si scorre il listino delle vetture elettriche, anche questo obiettivo appare difficile. Il prezzo delle elettriche è elevato, generalmen­te se le possono permettere le classi abbienti, il consumator­e medio, ancora no. La tecnologia e il lavoro degli ingegneri gradualmen­te porterà i Costruttor­i a migliorare l’offerta, rendendola sempre più accessibil­e, almeno così si spera, alla classe media dei consumator­i. Bene, quello che ci aspettiamo venga sviluppato è un percorso culturale e strategico per modificare radicalmen­te il modo di gestire la mobilità. Qualche Costruttor­e ha avviato questo processo, ma il cambiament­o sarà tale solo se verrà realizzato attraverso programmi ideati e varati dalle stesse Istituzion­i Europee. Senza lo sviluppo di un programma vasto, pluriennal­e, articolato e che parta dalle scuole, le emissioni zero rimangono un obiettivo incomprens­ibile e difficilme­nte realizzabi­le.

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