Biraghi il lottatore per Italiano e l’Italia
Esulta come il “duro” McGregor ma fuori dal campo è un papà dolcissimo. Lui, Firenze e il mito di Astori
Segnali precisi anche per il ct Mancini che sta guardando con attenzione la crescita del terzino sinistro.
UN LOTTATORE. Grande appassionato di Conor McGregor, Biraghi contro il Genoa ha esultato riprendendo un gesto tipico del lottatore MMA, movimento evidenziato pure con un fotomontaggio dalla Fiorentina su Twitter. Ma il vero combattente in città è lo stesso Biraghi che ha sempre lottato, senza compromessi e comunque con la voglia di rimanere in viola dopo una stagione in prestito all’Inter, club in cui è cresciuto e di cui è tifoso. La svolta in positivo a Firenze, dopo anni di incomprensioni, è arrivata nella gara con il Cagliari dello scorso 24 ottobre quando Vlahovic, chiacchieratissimo sul mercato, non se la sentì di calciare il rigore e si prese la responsabilità proprio Biraghi che insaccò sotto la Curva Fiesole. Da quel giorno il rapporto fra lui e i tifosi si è capovolto tanto che il difensore ha avuto a favore perfino dei cori personalizzati. Quando non è al campo, sta in famiglia con la moglie e le figlie con le quali ama trascorrere tutti i momenti liberi e le vacanze. La sua grande passione? La PlayStation.
CAPITANO VERO. In più è uomo-spogliatoio, pronto a metterci la faccia sempre, ancor prima di avere la fascia al braccio. In caso di sconfitta, è in prima fila per parlare e spiegare. Anche per questo Italiano lo ha definito un «capitano vero». E pensare che in estate, quando il tecnico aveva prospettato Biraghi come capitano, dopo la partenza di Pezzella, a Firenze in molti avevano gli occhi sgranati. La mancanza di feeling con piazza e tifosi facevano apparire la decisione quantomeno originale, anche se società e allenatore erano del tutto convinti della scelta per l’autorevolezza del ragazzo e per il forte legame che aveva con il “capitano per sempre” Davide Astori. Il club del resto non ha mai dubitato delle sue qualità e non è un caso che il prolungamento di contratto fino al 2024 sia stato firmato un anno fa.
PER MANCINI. La rapida crescita di Biraghi è un’ottima notizia anche per l’Italia. È rimasto fuori dalla spedizione europea ma nelle ultime convocazioni era presente, anche se con la Svizzera non ha giocato e poi è stato costretto per motivi personali a lasciare il ritiro senza poter andare in Irlanda. O Biraggir’, com’è stato soprannominato il suo sinistro, parafrasando ‘o tiraggir’ di Insigne, potrebbe diventare una grande arma anche in azzurro.
Promosso capitano in estate, ha convinto anche i più scettici con prove di grande spessore E i suoi gol diventano l’arma in più