Allegri: «Scudetto il prossimo anno»
Il tecnico, furioso in campo, a gara finita chiude i discorsi
Ci sono notti così, che lasciano intendere di poter diventare magiche e che invece lasciano il sapore tremendo della beffa. E una rabbia enorme per gli episodi che l’hanno decisa. La Juve non ci sta e protesta per il doppio rigore che l’ha condannata e per la mancata espulsione di Lautaro. Recrimina lo Stadium, di nuovo bollente, e urla anche Massimiliano Allegri, a più riprese, furibondo a bordo campo e a farne le spese è di nuovo il cappotto che vola via sulla ripetizione del tiro dal dischetto. «Faceva un po’ di caldo e quindi me lo sono tolto…». Il tecnico bianconero la prende sul ridere e, nel post gara, ritrova l’aplomb, dopo che il nervosismo si era protratto anche al rientro negli spogliatoi. «Evitiamo di dire cose che non servono, parlerei invece molto volentieri invece della prestazione della squadra - sottolinea -. Peccato per la sconfitta, perchè abbiamo creato molto, abbiamo tirato molto in porta ma purtroppo non abbiamo trovato il gol. E’ stata una bella Juve, abbiamo fatto una bella partita, forse una delle migliori, come prestazione anche superiore a quella fatta con il Villarreal a livello tecnico. Questa squadra ha margini di miglioramento, stiamo crescendo». Diretto all’obiettivo, invece, Adrien Rabiot: «L’arbitro ha deciso la partita: su Zakaria, il tocco di Bastoni era in area. Era un episodio importante che avrebbe cambiato la partita. Purtroppo è il calcio e dobbiamo andare avanti».
«Evitiamo di dire cose che ormai non servono più È stata una bella Juve, stiamo migliorando. Adesso finalmente non si dirà più che lottiamo per il titolo»
STOP. La Juve perde così l’imbattibilità dopo 16 partite utili consecutive nella serata in cui ha mostrato il suo volto più bello della stagione e dice addio ai sogni di gloria. «Ora si può dire che siamo definitivamente tagliati fuori dalla corsa scudetto - rileva Max -. Se prima avevamo una probabilità di poter vincere il titolo, adesso è definitivamente scomparsa. Per questo dobbiamo pensare a fare più punti possibile per consolidare il quarto posto, andare in finale di coppa Italia e ripresentarci al meglio la prossima stagione per vincere lo scudetto. Quest’anno siamo partiti male, abbiamo recuperato tanti punti ma nei match decisivi siamo stati condannati dagli episodi. Ci sono annate che vanno così, io sono molto fatalista: a volte partite del genere altre volte magari le avremmo vinte. Per questo bisogna vedere il bicchiere mezzo pieno: tanti ragazzi sono cresciuti, siamo diventati una squadra importante, ora dobbiamo lavorare sul miglioramento tecnico». Allegri non molla e rilancia: «Dispiace perché una vittoria ci avrebbe riavvicinato alle squadre di testa e ci avrebbe permesso di superare l’Inter ma questo non ci deve condizionare. Dobbiamo cancellare subito questa partita e ripartire per l’ultimo mese e mezzo di stagione: bisogna avere la rabbia per fare più punti possibile da qui alla fine. In più, credo che ci siano tutti i presupposti affinchè l’anno prossimo si possa partire per vincere lo scudetto. Dopo un anno passato insieme, faremo sicuramente meglio. Ora abbiamo sette partite per mantenere il quarto posto perchè ora abbiamo la Roma a soli cinque punti di distanza». Per il futuro bisognerà trovare anche il sostituto di Dybala: «Faremo il punto della situazione con la società, non è questo il momento giusto per parlarne».
LOCATELLI KO. La serata storta per la Juve si completa con l’infortunio di Locatelli, che è uscito in lacrime al 37’ dopo uno scontro di qualche minuto prima con D’Ambrosio e dopo un colpo alla testa subito all’alba di gara. Allegri fa il punto: «Manuel ha la testa rotta ma non è nulla e poi ha uno stiramento al legamento collaterale del ginocchio destro: starà fuori una ventina di giorni».