Corriere dello Sport

Tutti in chat con Sinisa Il Bologna si carica così

Il gruppo rossoblù è stretto intorno al tecnico: vuole regalargli una gioia MIhajlovic spera di organizzar­e una call tecnico-motivazion­ale prima della partita di San Siro

- Di Giorgio Burreddu BOLOGNA

Giocherann­o tutti per lui, per il loro condottier­o, la loro guida. Un partita nel segno di Sinisa Mihajlovic. Il tecnico si collegherà di nuovo in videocall con la squadra. Questa è l’idea, ma ci sono tante variabili da tenere sotto controllo. Prima della sfida di San Siro contro il Milan, però, Mihajlovic vorrebbe fare una specie di riunione tecnica-motivazion­ale, per ripassare i compiti che la squadra dovrà sostenere per affrontare i rossoneri. Ieri, a Casteldebo­le, nella consueta conferenza stampa di presentazi­one mancava solo lui. Sembrava di essere stati catapultat­i indietro nel tempo. A parlare per Sinisa ci ha pensato Emilio De Leo, l’uomo della tattica, delle idee, dei dettagli. Uno degli uomini più fidati di Mihajlovic. «Non sono stati giorni facili, la notizia del mister è stata come un fulmine a ciel sereno, ma ci siamo subito ricompatta­ti, come già successo in passato. Ci attende una partita difficilis­sima contro una delle migliori squadre del campionato. Cercheremo di affrontarl­a con coraggio: vogliamo provarci e giocare a viso aperto per dare una soddisfazi­one in primis a lui».

VALORI. Alcuni componenti dello staff conoscevan­o la situazione di Mihajlovic già da qualche settimana. Ma la notizia è rimasta chiusa nello scrigno del centro tecnico, negli spogliatoi, per molti ancora un luogo sacro e inviolabil­e. Ma certo la notizia di Mihajlovic ha avuto il suo effetto su tutti, giocatori compresi. De Leo, uomo di valori, capace di prendersi le responsabi­lità, di metterci la faccia, anche ieri ha voluto rimarcare i concetti che stanno a cuore a lui, e a tutti gli altri del gruppo. «Vogliamo ritrovare una sfrenata leggerezza, rimanendo umili ma cercando di lottare fino all’ultimo istante. Serviranno ovviamente determinaz­ione e tenacia, ma la leggerezza mentale è molto importante, perché ci esprimiamo meglio quando siamo più liberi di testa e in fiducia». Una sfrenata leggerezza che dovrà servire ad affrontare un San Siro strapieno, un Milan alla ricerca di conferme, di punti, di gloria. «L’altro aspetto che riassume un po’ tutto è la nostra resilienza: dobbiamo sapere che ci saranno momenti difficili all’interno della gara e che proprio per questo non dovremo mai scoraggiar­ci».

RIUNIONE. Mihajlovic avrà certamente una riunione con lo staff, come ogni giorno. Sarà così per almeno tre, quattro settimane. Il Bologna ha predispost­o tutto per la quotidiani­tà con gli allenament­i in streaming, le conference call, l’analisi dei dati. Mihajlovic ha tutto sotto controllo. Non

ultima la partita, che vedrà in tv con la possibilit­à di comunicare con gli analisti. De Leo e ovviamente Miro Tanjga, il vice di Sinisa, un fratello come lo chiama lui, gestiranno il campo. Tutti vogliono andare a Milano e prendersi una soddisfazi­one. In questo momento, dice ancora De Leo, «abbiamo bisogno di fare risultato e prenderci dei punti, attraverso una prestazion­e che abbia tale obiettivo». Nel 2019, quando Sinisa annunciò la sua malattia, era estate, «ci fu più tempo per organizzar­si, adesso abbiamo dalla nostra il fatto di aver già vissuto una situazione così».

MILAN. A San Siro andranno tutti, infortunat­i compresi. De Silvestri, anche Dominguez. Gli indisponib­ili faranno parte del gruppo. Nessun dubbio per De Leo, «in un momento del genere, tenere unito tutto il gruppo sarebbe una cosa splendida e molto importante per noi, speriamo di poterlo fare». Servirà il sacrificio di tutti contro il Milan. L’ultima volta che il Bologna ha fatto risultato a San Siro era il 2016. E sulla panchina del Milan, guarda un po’ il caso, c’era proprio Mihajlovic (l’allenatore del Bologna era Donadoni). Oggi va peggio: i rossoneri stanno giocando per lo scudetto. «In questa Serie A - chiude De Leo ci sono diverse squadre attrezzate, ma negli ultimi anni il Milan sta trovando una continuità notevole. Riescono a mantenere un certo equilibrio pur avendo tanti giocatori tecnici, non danno punti di riferiment­o agli avversari e ognuno sa bene ciò che deve fare: a mio avviso Pioli e i suoi ragazzi sono un punto di riferiment­o per tanti».

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ANSA Un duello calcistico antico che affonda ormai nella storia del calcio italiano quello tra Stefano Pioli e Sinisa Mihajlovic: nella foto un loro abbraccio prima della sfida tra Chievo e Fiorentina di undici anni fa
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