Corriere dello Sport

MOU, UN RITOR NO SPECIAL

Il tecnico trova la formula giusta: ai gialloross­i basta una spettacola­re azione conclusa da Mkhitaryan per battere la Samp, mai pericolosa Staccata l’Atalanta, sono quinti da soli La Roma ha cambiato marcia nella seconda metà della stagione Dieci risulta

- Di Guido D’Ubaldo INVIATO A GENOVA

Vincere il derby fa bene, fa crescere l’autostima, aumenta la fiducia. La Roma si ripete contro la Sampdoria alla ripresa del campionato dopo la sosta, conquista il decimo risultato utile consecutiv­o, consolida il quinto posto in classifica, lasciando dietro l’Atalanta, sconfitta ieri a Bergamo dal Napoli. La squadra di Mourinho capitalizz­a il gol di Mkhitaryan nel primo tempo, le è bastato l’unico tiro nello specchio della porta, giocando una partita in pieno controllo, rischiando pochissimo. Rui Patricio è rimasto ancora imbattuto, sono diciassett­e le partite concluse con la porta inviolata, tredici in campionato. E quattro delle ultime cinque. La Roma ha dato dimostrazi­one di sicurezza, ha gestito la partita nella ripresa, con una qualità nel palleggio che non sempre è riuscita a mettere in evidenza in passato. Mourinho ha trovato la formula giusta, con due trequartis­ti alle spalle di Abraham, un centrocamp­o affollato che toglie spazi e idee all’avversario. Il quarto posto della Juventus sembra difficile da raggiunger­e, ma questa squadra ha dimostrato di essere cresciuta nelle ultime settimane e può essere protagonis­ta in questo finale di campionato. Per la Samp è la quinta sconfitta nelle ultime sette partite, è ancora a distanza di sicurezza dalla zona retrocessi­one, ma dovrà lottare fino all’ultima giornata.

MKHITARYAN GOL. Mourinho dopo l’effervesce­nte conferenza stampa della vigilia ha confermato la Roma del derby, Zaniolo è rimasto a casa, alla prese con un problema muscolare e le sue inquietudi­ni. Giampaolo ha presentato una Samp più coperta, con Sensi alle spalle di Sabiri e Caputo unica punta e Quagliarel­la partito in panchina. Il tecnico blucerchia­to ha scelto inizialmen­te di giocare senza una prima punta di ruolo, con Sabiri e Caputo rimasti larghi per non dare punti di riferiment­o ai difensori gialloross­i. Nella prima partita di campionato con gli spettatori al cento per cento della capienza e con i tifosi della gradinata sud tornati per la prima volta a Marassi dopo le limitazion­i per il Covid, la Samp ha cercato di fare la partita, con un pressing molto alto, dal quale la Roma è riuscita a liberarsi ripartendo in velocità. Da un’indecision­e di Ibañez è arrivata la prima occasione al 22': Caputo si è liberato bene al tiro e Rui Patricio ha parato a terra.

La Roma ha giocato di rimessa, ha spinto a destra con Karsdorp, assistito da Mkhitaryan, e a sinistra con Zalewski, supportato da Pellegrini, ma ci ha messo un po’ per innescare Abraham, al quale Giampaolo ha opposto Colley, preferito a Yoshida per la maggiore forza fisica. Al 27', alla prima occasione vera, la Roma è passata in vantaggio. Bella ripartenza di Pellegrini, che ha trovato Zalewski pronto in area per il cross, Abraham è stato murato da Thorsby e sul rimpallo Mkhitaryan è stato il più rapido a ribattere a rete. Quarto gol per l’armeno, che prima di Pasqua rinnoverà il contratto con la Roma. Sono sette trasferte co0nsecuti­ve che i gialloross­i vanno a segno. Pochi minuti dopo Abraham ha avuto l’occasione per mettere al sicuro la vittoria, ma colto di sorpresa non è riuscito ad approfitta­re di un retropassa­ggio sbagliato di Bereszynsk­i e ha calciato a lato.

QUAGLIAREL­LA NON BASTA. La Samp ha faticato ad andare al tiro e all’inizio della ripresa ha inserito Quagliarel­la, spostando Sabiri a fare il trequartis­ta. La Roma ha controllat­o la maggior pressione dei blucerchia­ti senza mai correre pericoli. Cristante, dopo aver annullato Sensi nel primo tempo, ha fatto bene le due fasi anche nella ripresa. Il controllo palla ha fatto correre a vuoto i padroni di casa, c’è stato un tiro centrale di Sabiri nel cuore del secondo tempo. Quagliarel­la ha avuto una sola occasione nel finale, ma il suo tiro è stato deviato da Smalling, il vero leader della difesa.

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GETTY L’abbraccio tra i gialloross­i dopo il gol (a destra) di Henrikh Mkhitaryan, 33 anni
 ?? GETTY ?? José Mourinho, 59 anni
GETTY José Mourinho, 59 anni
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