Corriere dello Sport

Beto travolge Mazzarri

L’Udinese un incubo per i rossoblù: altra batosta dopo il 4-0 dell’andata Quarta sconfitta consecutiv­a per il Cagliari. Joao Pedro illude, tripletta del portoghese

- Di Giuseppe Amisani

In pochi si sarebbero aspettati un passo falso così clamoroso. Un ko che lascia poco spazio al tentativo di salvare qualcosa al termine di novanta minuti giocati sempre in affanno. E alla fine il cinque a uno rifilato dall’Udinese al Cagliari ieri alla Dacia Arena sta quasi stretto ai friulani di Gabriele Cioffi che hanno dominato in lungo e in largo senza mai dare la sensazione di essere in difficoltà, nemmeno quando ad andare in vantaggio sono stati i rossoblù.

GARA DA DIMENTICAR­E. Dopo i quattro cazzotti, per dirla alla Mazzarri, incassati nella gara di andata, sono arrivati altri cinque ceffoni che hanno riportato gli isolani alla dura realtà della quarta sconfitta consecutiv­a. I novanta minuti di Udine hanno dato ragione ai padroni di casa che hanno spento sul nascere le velleità dei rossoblù di fare un balzo in avanti in classifica. Terrifican­te il parziale della squadra di Walter Mazzarri che ha subito quattro ko di fila, subendo ben undici reti e realizzand­one appena una. A voler vedere un briciolo di positività c’è proprio il ritorno al gol dopo oltre due mesi di Joao Pedro che si è sbloccato raggiungen­do quota undici sigilli personali. E anche il ritorno in campo dopo quasi un anno e mezzo di Rog ha consentito ai tifosi di vivere una giornata non totalmente da dimenticar­e, come invece direbbe il risultato.

PROTAGONIS­TA. A condannare il Cagliari è stato Beto, tornato al gol dopo tre mesi, che è stato l’autentico mattatore del pomeriggio friulano con la tripletta messa a segno. Ma oltre al gol, l’attaccante bianconero è stata una spina nel fianco della difesa isolana per tutta la gara. Tanto che se non ci fossero state le parate di Cragno, il risultato sarebbe stato ancora più pesante. Un Pereyra quasi imprendibi­le, con Molina e Udogie a imperversa­re sulle fasce. A fare la differenza, però, è stato il differente approccio alla partita con le due squadre che non sono apparse ispirate allo stesso modo. Contrariam­ente alle aspettativ­e, a giocare con il coltello tra i denti sono stati i bianconeri che già dopo sedici secondi si sono presentati minacciosi dalle parti di Cragno. Illusorio è stato il vantaggio di Joao Pedro che al 32’ del primo tempo ha portato in vantaggio il Cagliari con un gol sinistro da campione su assist di Dalbert, in una delle rare sortite in avanti degli isolani. Dopo appena sei minuti, l’Udinese ha ripreso la gara con il pareggio firmato da Becao in un’azione convulsa nata da un’incursione di Beto e chiusa dal difensore brasiliano dopo due parate in rapida succession­e di Cragno. E prima del fischio dell’intervallo, Beto ha firmato il sorpasso spegnendo la luce ai rossoblù. Altri due gol del numero 9 (4’ e 28’) e la rete di Molina (14’), sempre sfruttando le ripartenze su un Cagliari sbilanciat­o in avanti alla ricerca del pareggio, hanno chiuso i conti. Regalando all’Udinese un salto in avanti che ha il sapore, a quota 33, di salvezza, mentre alla squadra di Mazzarri, soprattutt­o con un atteggiame­nto così poco combattivo, un finale di stagione che si fa sempre più complicato.

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