Alcaraz, il più giovane di Miami scavalca Sinner
A 18 anni batte Ruud in due set vince il torneo e diventa n.11
Carlos Alcaraz ha vinto l'Open di Miami battendo in due set il norvegese Casper Ruud. Il trionfo in Florida per lo spagnolo è anche il primo in carriera in un Masters 1000 e fa di lui il più giovane vincitore nella storia del torneo. Grazie a questo successo Alcaraz da lunedì sarà n.11 del mondo, scavalcando proprio l'italiano Jannick Sinner.
Come ogni prima volta che si rispetti, anche questa è stata scandita dall'emozione. Ancor più grande per il giovane spagnolo visto l'arrivo a sorpresa in Florida di Juan Carlos Ferrero (in lacrime a match concluso), suo coach a cui aveva dedicato la vittoria contro Kecmanovic, costretto al rientro in patria a causa della morte improvvisa del padre.
Il servizio in avvio ha stentato, la misura era ancora incerta. Ma è un’incertezza che è durata tre game, e che ha consentito a Ruud di balzare in vantaggio 4-1. Poi il servizio di Alcaraz ha ripreso a girare (finirà con oltre il 70% di punti conquistati sulla prima) e da lì in poi il nativo di Murcia ha innescato un'altra marcia, ritrovando quel gioco e quella ferocia che ne hanno contraddistinto l'avvio di stagione. Tanto brutale ed esuberante il tennis dello spagnolo, quanto razionale e logico quello del norvegese. Più volte messo alle corde, Ruud ha ogni volta provato ad affidarsi a soluzioni e variazioni di gioco in grado di allentare la morsa che sentiva stringersi intorno a lui. L'insistenza sul rovescio, il continuo ricorso alle palle corte, le discese a rete in controtempo. Tutte soluzioni la cui efficacia ha intaccato poco le certezze dello spagnolo, e che gli son valse solo due palle break trasformate a fronte delle otto che era riuscito a crearsi. Quando a metà secondo set, già in svantaggio di un break, Ruud ha visto uscire di pochi centimetri il dritto che gli avrebbe regalato la nona opportunità, il match si è di fatto chiuso.
Così diversi, Alcaraz e Ruud, ma anche così simili nella sportività con cui hanno tenuto il campo, eredità di due famiglie in cui il tennis e lo sport sono di casa. Se
dello spagnolo ricordiamo il bel gesto con cui contraddisse una decisione del giudice di sedia contro Kecmanovic, Ruud ieri ha concesso al suo avversario di giocare nuovamente una prima di servizio quando si è accorto che la palla in questione era rotta.
Il successo ottenuto in Florida conferma i progressi di Alcaraz ed è la migliore iniezione di fiducia possibile alla vigilia dello swing sulla terra battuta, segmento stagionale che lo vedrà tra i sicuri protagonisti.
NARDI A LUGANO. Luca Nardi ha concesso il bis riuscendo a imporsi, dopo la vittoria ottenuta a gennaio a Forlì, anche nel Challenger di Lugano. Il diciottenne di Pesaro ha battuto in rimonta lo svizzero Leandro Riedi col punteggio di 4-6, 6-2, 6-3 guadagnando oltre quaranta posizioni nel ranking e attestandosi al 230°posto del ranking.